Sava: arrestato rapinatore seriale manduriano

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E’ ritenuto responsabile di due rapine aggravate oltre che di ricettazione e porto e detenzione di armi in luogo pubblico. Nei confronti di Giulio Modeo, ventenne manduriano, già detenuto nella Casa Circondariale di Taranto per simili reati, questa mattina i militari dell’Aliquota Operativa del N.O.R. della Compagnia Carabinieri di Manduria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Taranto Pompeo Carriere su richiesta del Sostituto Procuratore Mariano Buccoliero.
Secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe lui l’individuo, alto e magro, armato di pistola e travisato da cappuccio e passamontagna che, nel tardo pomeriggio del 21 dicembre 2013, mise a segno, in rapida successione due rapine, ai danni di altrettanti supermercati di Sava (Ta), per un bottino complessivo di 1.500, 00 euro. Nella prima agì con un complice, più basso e tarchiato, anch’egli travisato; nella seconda da solo, per poi fuggire a bordo di un’autovettura Fiat Uno, in cui ad attenderlo vi era un complice. La vettura, risultata rubata il giorno precedente a Francavilla Fontana (Br), venne abbandonata dai malviventi e recuperata nella stessa serata dai Carabinieri, che nell’immediatezza riuscirono a raccogliere importanti elementi di prova. L’attenta ricostruzione degli eventi criminosi, l’ascolto delle dichiarazioni dei testimoni, l’accurato esame dei filmati dei circuiti di video-sorveglianza, l’esaltazione di un’impronta papillare presente sulla portiera destra dell’autovettura usata dai malviventi, hanno, infine, permesso agli investigatori di identificare in MODEO il rapinatore seriale.
Corrispondono con quelle del giovane manduriano le caratteristiche fisico-somatiche di uno dei rapinatori allontanatisi con la Fiat Uno bianca così come corrisponde al dito della sua mano sinistra l’impronta rilevata sulla portiera della stessa auto.
I militari del N.O.R., inoltre, dall’analisi dei tabulati dell’utenza telefonica in suo possesso, hanno riscontrato che il ventenne, all’ora in cui sono state commesse le rapine, si trovava proprio in corrispondenza delle celle telefoniche di Sava.
Le indagini proseguono per identificare il o i complici del giovane.

carabinieri