Sanità. Pronto soccorso in crisi nel pieno dell’estate.

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“E’ un controsenso investire nel turismo quando non si può offrire un servizio sanitario degno di tal nome”.

Ad affermarlo sono Aldo Pugliese, Segretario generale della UIL di Puglia e Giuseppe Vatinno, Segretario generale della UIL Fpl Puglia che chiedono “subito un piano straordinario e un’accelerazione per assunzioni e stabilizzazioni”

“Dal Salento alla provincia di Foggia – dichiarano – è un susseguirsi, continuo, di denunce legate all’emergenza di un sistema sanitario, e in particolare dei pronto soccorso, inadeguati, per personale e strutture, ad affrontare una stagione estiva che vedrà la Puglia protagonista del mercato turistico nazionale e internazionale. Siamo di fronte a un clamoroso controsenso: da una parte si investe per invitare turisti di ogni dove a visitare la nostra regione, dall’altra non si è in grado di offrire servizi all’altezza di una popolazione che, nei prossimi due mesi, aumenterà, secondo le stime ufficiose, di oltre il 30%”.

“Così – continuano – non solo si mette a repentaglio la salute di tanti cittadini e turisti, ma si arreca un danno incalcolabile al settore turistico. Ce da starne certi: il turista attratto da un racconto fiabesco della Puglia, che poi dovrà aspettare ore e ore in fila in un pronto soccorso pieno come un uovo, è la peggiore pubblicità possibile per quella che si vuole far passare come la California d’Italia. Con buona pace di tanti operatori che hanno investito milioni di euro nelle strutture ricettive per renderle all’altezza delle aspettative degli ospiti”.

“Da Casarano a Lecce, dal Policlinico al Di Venere di Bari, finendo al SS. Annunziata di Taranto o agli Ospedali Riuniti di Foggia, la questione è sempre la stessa: pronto soccorso sotto organico e flusso che, a causa del turismo e della alte temperature che aumenta progressivamente, causano gravi disagi e disservizi. A ciò si aggiunga il sacrosanto diritto di tanti medici e infermieri alle ferie, dopo mesi di turni massacranti, ed ecco che la malasanità è servita. Riteniamo non più prorogabile un intervento deciso della Regione Puglia, affinché venga approntato un piano straordinario in grado di tutelare la salute di cittadini e turisti in una stagione critica per la nostra regione”.

“Certo – concludono i due Segretari della UIL – il problema della carenza di personale è ormai cronico. Il deficit di unità mediche e infermieristiche in Puglia è di circa 5000 unità, ma i processi di assunzione e stabilizzazione dei precari, nonostante gli accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali, procedono a rilento, mentre nelle strutture sanitarie si annaspa, con tanti lavoratori che con senso del dovere provano a offrire il miglior servizio possibile facendo le nozze con i fichi secchi”.