Sanità. Approvato piano di riordino: 30 milioni per Taranto

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Approvato dalla Giunta regionale il Piano di riordino ospedaliero e la
nuova organizzazione dell’Aress

, che si trasforma in Agenzia regionale
Sanità e sociale.
Quella che ne scaturisce è,per il Presidente Michele Emiliano che ne ha illustrato le principali novità, una rete ospedaliera più efficiente e un’organizzazione territoriale in grado di soddisfare le esigenze sanitarie e socio-sanitarie dei pugliesi.

Gli ospedali per malati acuti diverranno qualificati a gestire su base
provinciale tutte le patologie ad oggi presenti sul territorio, con particolare attenzione alla rete delle emergenze.
La rete territoriale, invece, soddisferà le esigenze dei pugliesi che
presentano patologie croniche, consentendo il loro trattamento nei territori di residenza, e, analogamente affronterà le tematiche legate all’infanzia e all’età evolutiva.

“Il Piano di riordino – ha detto Emiliano – si fonda sul rafforzamento della sanità territoriale, con un investimento di 404 milioni, e sul potenziamento della rete di emergenza urgenza che consenta di raggiungere in tempi rapidi e stretti la struttura ospedaliera migliore per il paziente”.

In merito alla sanità tarantina Emiliano ha sottolineato l’impegno della Regione Puglia ad investire 30 milioni di euro in più rispetto al passato nella provincia di Taranto. Questi 30 milioni in più si trasformeranno in posti letto (più 22%), in personale, in macchinari e nella realizzazione fondamentalmente di due strutture, il Polo oncologico del Moscati connesso al Santissima Annunziata e collegato, con convenzione, all’Irccs oncologico di Bari ed alle oncologie pugliesi, per la ricerca e l’assistenza, ma soprattutto la ristrutturazione della oncoematologia pediatrica all’interno della Santissima Annunziata, accogliendo quanto richiesto da 22mila cittadini tarantini. Se al Senato dovessero correggere l’errore
commesso alla Camera, e quindi concedere l’ulteriore finanziamento di 50 milioni di euro, – ha aggiunto il governatore pugliese – potremmo fare molto di più”.

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“Il Piano di riordino – ha poi precisato – è stato costruito dal basso
ascoltando tutti e accogliendo quasi tutti i suggerimenti più importanti che il Consiglio regionale ci aveva dato attraverso la Commissione Sanità”.

Emiliano ha inoltre sottolineato che “questo rafforzamento della sanità tarantina avviene a fiscalità invariata”.
Il presidente regionale ha precisato infine che “nessun ospedale è stato declassato. Nel passato cioè non esisteva una classifica degli ospedali. E’ la prima volta quindi che alcuni ospedali vengono classificati a seconda delle caratteristiche che hanno, secondo quanto previsto dal DM70. Tra l’altro la classificazione non incide sulla qualità delle cure ma solo sulla specializzazione di ciascun ospedale”.