San Pietro in Bevagna: i disagi di chi non trova posto in spiaggia in una lettera al Prefetto

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Sarà sicuramente un’estate da ricordare questa 2020. Il codiv-19 ha ridotto la possibilità di accesso sulle spiagge e molti cittadini sono

costretti a rinunciare dal godere di qualche ora di mare soprattutto di fronte alla maleducazione di chi prevarica gli altri adottando la tecnica degli ombrelloni segnaposto. Pratica che continua a resistere nonostante l’avvio dei progetti di controllo da parte di aziende private chiamate a garantire il rispetto delle ordinanze che vietano gli assembramenti.

Una situazione insostenibile a San Pietro in Bevagna nella marina di Manduria che quest’anno ancora di più sembra essere divenuta “Terra di nessuno” tanto da indurre un residente a scrivere al Prefetto S.E. Demetrio Martino.

Scrivo questa lettera per portarvi a conoscenza della situazione che si è venuta a creare sulla spiaggia di San Pietro in Bevagna. – scrive Peppino di Dato – Sono stati installati dei paletti che delimitano il distanziamento tra un ombrellone ed un altro. Questo dal punto di vista della nuova normativa relativa al distanziamento antiCovid è da ritenere lodevole perché si deve cercare in tutti i modi di contenere il contagio ma dal punto di vista organizzativo risulta di enorme disagio a tutti i cittadini, soprattutto pendolari da Manduria o chi ha casa a San Pietro, o anche affittuari, in quanto non trovano più posto sulla spiaggia perché quei pochi posti rimasti liberi, dovuti al distanziamento, sono già tutti occupati da gente che dorme in spiaggia la notte o peggio ancora gente che pianta 7 ombrelloni tutti di amici e parenti già alle 5 del mattino riducendo di molto la capienza totale degli ombrelloni.

Tutto questo a mio avviso non è accettabile – continua Peppino Di Dato – perché, senza nulla togliere ai forestieri, i cittadini di Manduria o i residenti di San Pietro in Bevagna pagano le tasse e tutti gli oneri dovuti e non è accettabile che non si possa mai trovare posto sulla spiaggia.

C’è da aggiungere anche che tutta la sporcizia lasciata sulla spiaggia da una parte di forestieri incivili viene raccolta da noi manduriani abitanti del posto.

Un ulteriore aspetto da tenere in considerazione è che questa enorme affluenza di gente, soprattutto in luoghi non molto vasti, vedi il fiume Chidro, può portare anche a liti violente tra spiaggianti per accaparrarsi il posto.

Per questo- conclude la lettera – i cittadini di Manduria, i residenti e gli affittuari di San Pietro In Bevagna chiedono al Prefetto di Taranto Demetrio Martino ed al Comune di Manduria che ci sia una regolamentazione in materia di assegnazione dei posti sulla spiaggia con il relativo controllo.

Non si sa se il Prefetto darà seguito a questa lettera richiedendo di adottare specifici provvedimenti per evitare questa situazione. Certo è che, lasciare passare simili abusi in una terra che cerca di voltare pagina dopo un lungo commissariamento antimafia non è un segnale di speranza

(Foto Oronzo Lavermicocca)