Salvadore: “Bravi e cattivi nel portarla a casa. Maraglino? Lo aspettiamo per abbracciarlo”

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Il Manduria cala il tris, vince la terza partita consecutiva e chiude il primo mese di campionato a punteggio pieno in coabitazione con l’Ugento.

Nove punti, undici gol fatti e zero subiti. La casella vuota delle reti incassate è una punta d’orgoglio che il mister del Manduria non ha certamente nascosto. I biancoverdi vincono di misura con il Ginosa con il gol del solito Cavaliere, al suo quinto centro in campionato. Una sentenza, esattamente come ha concluso la passata stagione.

Tra le defezioni last minute quella di capitan Maraglino, coinvolto in un incidente stradale prima della partita. Mister Andrea Salvadore ha voluto rassicurare tutti. “Il ragazzo non ha preso parte alla gara per un incidente. Per questo motivo oggi non era disponibile. E’ stato in ospedale e ora sta bene. Lo aspettiamo presto tra noi, vogliamo riabbracciarlo presto”.

Poi il tecnico biancoverde ha fatto una disamina sulla partita attraverso i canali ufficiali del Manduria. “Siamo partiti benissimo nel primo tempo, abbiamo costruito tanto e trovato subito il gol. Siamo stati poco concreti nel chiuderla, potevamo affondare. Dopo la pioggia e la sospensione abbiamo fatto fatica a riprendere le redini del gioco. Il Ginosa si conferma una squadra forte e organizzata. Ci hanno impensierito. Sono partite che devi dare il colpo finale altrimenti se le tieni vive rischi. Si vince anche così, soffrendo. Quella cattiveria di portarla a casa mi è piaciuta tanto, perché ho visto il sacrificio di tutto il gruppo. Oggi il terreno era ai limiti della praticabilità. Nei controlli e nelle sterzate ci ha creato un po’ di problemi. Ci siamo messi a cinque dietro a partita in corso, perché quando non le chiudi ti devi mettere in testa di portare a casa l’1 a 0”.

Gli aspetti su cui migliorare e lavorare. “Ci sta mancando un po’ la gestione della gara, gestire i momenti topici. Su questo punto dobbiamo crescere tanto. Adesso però serve macinare punti e dare continuità al lavoro che stiamo facendo. Faccio i complimenti ai ragazzi perché hanno lottato con il coltello tra i denti. Serve anche questo. Dobbiamo essere più lucidi e più sereni, altrimenti le partite ce le complichiamo. Per vincere bisogna saper soffrire, come oggi”.

Poi due parole sull’ultimo arrivato in casa biancoverde, Adrian Castro. Il centrocampista spagnolo che si è aggregato al gruppo in settimana. “E’ quel giocatore che crea superiorità in mezzo al campo. Deve entrare in condizione e capire i nostri meccanismi, ha la geometrie che ci servono. E’ uno che sa saltare l’uomo, ci darà una grossa mano”.