Rifiuti: Poli Bortone “Monitorare il territorio ed individuare responsabili del genocidio”

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Le rivelazioni di Schiavone, rese note a distanza di 16 anni, fanno pensare che si sia di fatto avallato un vero e proprio genocidio in Puglia, con l’aggravante che, non essendo state rimosse le cause, il genocidio continuerà ancora mietendo vittime su vittime a causa del diffondersi inarrestabile di malattie oncologiche che stanno aggredendo persino bambini e adolescenti.
E’ il commento della sen. Adriana Poli Bortone, presidente di Io sud, alle allarmanti rivelazioni del pentito Carmine Schiavone che nel 1997, alla commissione parlamentare antimafia, racconta che…”la camorra per tutti gli anni ’80 ha usato alcune pattumiere. Una si chiamava Puglia.” Quel verbale è stato dissecretato soltanto giovedì scorso. Schiavone parla di “Salento, ma anche delle province di Bari e Foggia”. Il traffico, proveniente anche da fuori, riguardava “sostanze tossiche, fanghi industriali, rifiuti di lavorazione, rifiuti radioattivi “. Tutto materiale che veniva nascosto metri e metri sotto terra, dove ancora oggi è probabilmente conservato.
C’è da evidenziare che in alcune zone del Salento si registrano percentuali di malattie oncologiche assai superiori alla media. Un’anomalìa oggetto nei giorni scorsi di una riunione all’Istituto superiore di Sanità nella quale l’Arpa Puglia e il ministero hanno previsto un percorso comune per trovare le cause.
“Sarebbe interessante sapere se la secretazione delle dichiarazioni di Schiavone sia stata votata o meno all’unanimità e, comunque , se il Presidente della commissione Scalia abbia inviato copia di dichiarazioni così sconvolgenti alla Procura della Repubblica!” – è quanto afferma la Poli Bortone. “La secretazione di atti parlamentari non prevede che si tengano all’oscuro di fatti così gravi per la vita delle popolazioni le autorità preposte a garantire la tutela del territorio ed il rispetto delle norme. Tante domande allora vanno fatte. Scalia ha omesso di trasmettere gli atti? La Procura è intervenuta? I presidenti delle Regioni meridionali sono stati messi al corrente? Le prefetture sono state allertate? E se tutto ciò fosse stato fatto, quali sono stati i risultati?”
Una situazione inquietante: “Ma se non è stato fatto c’è da chiedersi il perché . E i componenti della commissione non hanno avuto nessuno scrupolo nel tacere che il mezzogiorno stava diventando un focolaio inarrestabile di propagazione di malattie tumorali? – prosegue l’ex ministro salentino –
“Credo che, nella evidente assenza della Regione (sulle tematiche ambientali il caso Ilva la dice lunga), i presidenti delle province pugliesi dovrebbero urgentemente convocare tutti i sindaci perché attuino immediatamente monitoraggi seri sui territori comunali chiedendo con forza alla Regione di mettere da parte qualche spesa effimera per finanziare con immediatezza tale monitoraggio. Ma vanno anche sollecitati alla denuncia tutti i cittadini della Puglia perché un cimitero di rifiuti non si costruisce in una notte. Saranno state o no usate pale meccaniche o utilizzate cave? Ci sarà stato o no un inusuale quanto sospetto traffico di mezzi per il trasporto dei rifiuti tossici? ”
“Qualcuno, perbacco, avrà notato movimenti strani nella campagna della sua città!”- afferma ancora – “Hanno tutti il dovere civico di segnalare situazioni ricordi, impressioni, non solo perché tutti abbiamo il dovere di smascherare il malaffare ma sopratutto perché abbiamo il diritto alla salute e il dovere di trasmettere ai nostri figli e nipoti la garanzia di questo diritto. Si mobilitino,quindi prefetture, province, sindaci.
Convochino i componenti di quella commissione camerale del ’97, il presidente Scalia, il ministro dell’epoca Ronchi: dobbiamo conoscere subito le responsabilità di un silenzio ventennale . Lo dico con forza, perché voglio allontanare dalla mia mente l’ipotesi, che pure qualcuno avanza, che questa “bomba ” sia esplosa per danneggiare il turismo pugliese e quello salentino in particolare!”

In effetti, – conclude la Sen. Adriana Poli Bortone – a pensarci bene, chi volete che venga ad investire su un territorio inquinato, nel quale sempre più gente muore di cancro e dove , dopo le palme, persino gli ulivi stanno morendo? Pensieri cattivi, ma, come diceva qualcuno a pensar male…

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