Rifiuti. M5S denuncia sovrabbondanza di impianti. Stop a nuove strutture

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“E’ necessario fermare la costruzione di megaimpianti di compostaggio subito. Ora che abbiamo la conferma ufficiale dall’assessorato: non ci sono più scuse, a meno che non si sia deciso in qualche segreta stanza, di trasformare la nostra regione nella pattumiera d’Italia”. Lo dichiara il capogruppo M5S Antonio Trevisi commentando la risposta ricevuta questa mattina dall’assessore all’Ambiente Domenico Santorsola, ad una interrogazione in merito allo stato di funzionamento della frazione organica dei rifiuti in Regione Puglia.
“I dati ricevuti questa mattina dall’assessore Santorsola, – spiega Trevisi – confermano che in Puglia abbiamo una sovrabbondanza di impianti per il trattamento di rifiuti organici: infatti abbiamo impianti che possono trattare 560.000 t/annue a fronte di un conferimento di sole 159.000 t/annue, meno del 30%. A questo punto ci chiediamo: perché in tutta la regione esistono richieste e progetti per la realizzazione di nuovi impianti di compostaggio? Che senso può avere? Il triste sospetto è che qualcuno pensi di portare in Puglia anche i rifiuti provenienti da altre regioni, se così fosse il Movimento 5 Stelle si batterà fin da ora informando e chiamando i cittadini a difendere il nostro territorio.”
Il consigliere salentino ricorda ad esempio il progetto della centrale a Biometano di Monteroni (LE) mentre i consiglieri M5S Antonella Laricchia e Mario Conca fanno riferimento al progetto del centro di compostaggio Prometeo 2000.
Solo la settimana scorsa, ricordano i pentastellati, il Movimento 5 Stelle ha presentato la proposta di legge “Verso un’economia circolare a Rifiuti zero” per la gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti. I pentastellati ribadiscono la necessità di iniziare a puntare, non più su megaimpianti dannosi per la salute e per il territorio, ma sul compostaggio domestico e di quartiere e sulla raccolta differenziata con tariffe premianti e sconti in bolletta per i cittadini, secondo il principio di: chi meno inquina meno paga.

“I dati che abbiamo ricevuto questa mattina – concludono i cinquestelle – invece, ci confermano che c’è ancora chi intende speculare sulla nostra terra e sulla nostra salute”.