Regionale 8 Talsano Avetrana. Giangrande ConfCommercio: “Basta con gli annunci”

Condividi

La Regionale 8 ‘Taranto Avetrana’: una lunga storia iniziata 40 anni fa. Un percorso ad ostacoli andato avanti tra progetti, conferenze dei servizi, ricorsi, cambi di amministrazioni, contestazioni, montagne di documenti e di impegni mai mantenuti.

Nel 2018 una manifestazione di protesta e vari interventi delle associazioni del commercio, del turismo, dell’agricoltura e dell’artigianato, incalzate da Confcommercio Taranto, hanno contribuito a ripescare il progetto che sembrava caduto nell’oblio.

Un progetto nato – commenta il presidente provinciale di Confcommercio Taranto, Leonardo Giangrande- sotto una cattiva stella; più e più volte ad un passo dall’avvio dei cantieri, preannunciati sempre con toni rassicuranti e da titoli in prima pagina, puntualmente smentiti dall’ostacolo ambientale, dall’imprevisto amministrativo, dall’emergenza economica del momento. Come recentemente, a maggio scorso, quando è circolata l’idea di aiutare le imprese colpite dalle conseguenze della pandemia Covid attingendo alle risorse economiche destinate alle opere ‘non urgenti’ e qualcuno ha valutato che quei 193 milioni di euro, destinati al finanziamento della infrastruttura, potevano essere ‘prestati’ ad altro. Rischio scongiurato anche per il pressing mediatico di ConfcommercioTaranto, dei sindaci dei territori coinvolti, dei sindacati e dell’ex assessore regionale, Borraccino, che si sono stretti attorno ad un’opera che rappresenta per il versante orientale della provincia una infrastruttura strategica.

In quella occasione in risposta alla preoccupazione di un de-finanziamento dell’opera fu assicurato che il progetto definitivo, ormai a conclusione della fase di verifica da parte dell’ufficio VIA della Regione, a breve sarebbe passato alla Provincia, stazione appaltante della gara per l’affidamento dei lavori.

“Sono trascorsi cinque mesi e si è entrati – incalza Giangrande- in una nuova fase della pandemia Covid, si profila un nuovo difficile scenario economico con gravi perdite per le imprese terziarie di quei territori che più che mai, alla ripartenza economica che si preannuncia lontana, avranno necessità di poter disporre di quei 53 km di strada a scorrimento veloce. La Provincia, abituata ormai a dover rispondere su procedure e stato di avanzamento dei lavori, rimanda al mittente l’ accusa di ritardo rivoltale, in questi giorni dai Sindacati, replicando che, al contrario, è stata avviata una accelerazione della interlocuzione con la Regione. E la storia continua, ne sapremo di più nelle prossime ore – Ahinoi! Forse, attraverso gli organi di stampa- dopo la conferenza dei servizi, convocata dalla Provincia. Siamo stanchi – conclude Giangrande- basta con gli annunci, vogliamo i fatti. Una data ed un crono programma.”