Recuperati tele ed oggetti sacri del ‘700: una denuncia per ricettazione

Condividi

Trentaquattro tra beni ed opere sacre, già pronti per essere
immessi sul mercato “nero”

dell’arte e dell’antiquariato, sono stati recuperati nei giorni scorsi dai Finanzieri del Comando Provinciale di Brindisi impegnati, in tutta la provincia, in controlli finalizzati a contrastare, principalmente, i traffici illeciti.
In particolare le Fiamme Gialle della Compagnia di Fasano hanno notato un’autovettura che, ad alta velocità, percorreva la S.S.172 dei Trulli, in direzione Brindisi.
Insospettiti, i militari si sono posti all’inseguimento del veicolo
riuscendo ad intercettarlo all’altezza della zona industriale di
Fasano; il successivo controllo dell’auto ha permesso di rinvenire
all’interno del bagagliaio, accuratamente celate, tele ed oggetti
sacri dei quali il soggetto fermato non è riuscito a dimostrare la
legittima provenienza.
I successivi approfondimenti svolti dai finanzieri, anche con la
collaborazione di funzionario Storico dell’Arte e di un restauratore
presso la Soprintendenza di Bari, hanno permesso di risalire
all’epoca dei beni recuperati (perlopiù del 1700) e di collegare una
parte dei beni ad un furto denunciato nel 2014 ai danni della
Chiesetta rupestre di San Giuseppe, sita nell’agro del Comune di
Noci, riconosciuta di interesse storico artistico da parte dell’Ufficio
centrale per i beni archeologici, architettonici, artisti e storici
dell’allora Ministero dei Beni culturali e ambientali.
Tra i beni ritrovati e sottoposti a sequestro, meritevoli di interesse
storico-artistico figurano tra gli altri:
 un dipinto ad olio su tela di fine ‘700 raffigurante la “Sacra
Famiglia”;
 un messale romano edito a Napoli nel 1773 contenente
pregiate incisioni;
 un calice in rame dorato ed argento del 1707 con copricalici in
stoffa e carta di fine ‘800;
Alcuni di questi beni, saranno presto restituiti ai legittimi
proprietari, che li hanno già riconosciuti.
Per i restanti, invece, sono in corso gli approfondimenti
investigativi da parte del Nucleo Tutela Patrimonio
Culturale dei Carabinieri di Bari, competenti nello specifico
settore, mentre proseguono gli approfondimenti delle Fiamme
Gialle in ordine ad eventuali possibili profili di riciclaggio.
Il responsabile, Z.F. di anni 37, è stato denunciato, a piede libero,
all’Autorità Giudiziaria per ricettazione.