Rapinarono in casa due anziane sorelle: 4 arresti

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Identificati ed arrestati i quattro responsabili della rapina commessa il 10 settembre scorso ai danni di due anziane sorelle di Maglie.

Si tratta di Dido Georgievic di 29 anni, Elisabetta e Michela Nikolic rispettivamente di 30 e 21 anni e Ylenia Federici, di 31 anni tutti di origine ROM. Nei loro confronti il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Lecce, Vincenzo Brancato, su richiesta del P.M. Roberta Licci, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita ieri pomeriggio dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Maglie con il supporto dei colleghi delle Compagnie di Massafra, Monopoli e Gioia del Colle.

I fatti risalgono al 10 settembre scorso quando tre donne, a volto scoperto, dopo essere entrate nell’abitazione di due sorelle di Maglie con l’espediente di chiedere se stessero cercando una badante, le condussero in una stanza e ve le rinchiusero, epoi si impossessarono della somma contante di € 40.000,00 che le due vittime custodivano in camera da letto.

Le tre donne quindi fuggirono a bordo di un’autovettura Opel Meriva condotta da Dido Georgievic.

Le indagini avviate immediatamente dal Nucleo Operativo hanno portato all’individuazione dei responsabili. La loro identificazione è avvenuta anche grazie ad alcuni testimoni erano riusciti ad annotare la targa dell’auto vista allontanarsi dalla casa delle due anziane. Incrociando i dati relativi alle banche dati delle forze di polizia, i Carabinieri sono riusciti quindi ad identificare qualche giorno dopo gli occupanti dell’auto con i quattro cittadini di origine slava domiciliati a Roma. Fondamentali sono stati la minuziosa descrizione fornita dalle vittime e il riconoscimento degli autori della rapina da parte di alcuni testimoni che li avevano notati nei pressi dell’abitazione colpita. Con i tabulati telefonici, inoltre, è stato possibile definire il modus operandi dei 4 ROM, che consisteva sostanzialmente nello spostarsi da Roma raggiungendo regioni del sud e molto spesso la Puglia, dove attraversavano i vari comuni alla ricerca dell’abitazione da colpire, magari in assenza degli occupanti o con maggiore facilità.
Il 10 settembre i quattro riuscirono ad impossessarsi si un bel bottin (40.000 euro) dirigendosi subito dopo verso Roma.

E così è accaduto anche ieri quando i quattro sono stati catturati.
Tenedo sotto controllo le utenze telefoniche in uso agli indagati, i Carabinieri sono riusciti a seguire i loro spostamenti: partiti da Roma il 14 dicembre, i 4 slavi in serata sono arrivati a Bari, dove hanno pernottato. La mattina seguente hanno cominciato il loro itinerario alla ricerca dell’obiettivo dirigendosi verso sud. E’ iniziata quindi la loro ricerca in cui sono stati impegnati i militari della Compagnia di Maglie, con l’ausiolio di quelle di Monopoli, Gioia del Colle e Massafra, al fine di intercettare e bloccare i quattro. Hanno quindi percorso svariati chilometri entrando in vari comuni (Conversano, Castellana Grotte, Putignano, Gioia del Colle) evidentemente alla ricerca del colpo grosso. Arrivati quindi a Mottola una pattuglia del Nucleo Operativo di Maglie, che ormai braccava l’autovettura dei quattro slavi da svariati chilometri, ha intercettato la Fiat Idea nei pressi della stazione ferroviaria e con l’aiuto dei Carabinieri di Mottola li ha bloccati e condotti nella vicina caserma della Stazione Carabinieri. Ai quattro è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere e sono stati accompagnati presso la Casa Circondariale di Taranto. Una delle tre donne arrestate è risultata in gravidanza al settimo mese, condizione che comunque non non ha impedito la prosecuzione della sua ”attività professionale” nè, ovviamente, l’esecuzione della misura cautelare, così come stabilito dall’ospedale di Taranto. Addosso ai quattro, nel corso delle perquisizioni, sono stati rinvenuti e sequestrati un cacciavite, un mazzo costituito da 6 chiavi di forma diversa, adatte all’apertura di cassetti, credenze ed armadi, sicuramente utili, una volta entrati nelle abitazioni, per aprire con facilità e prelevare denaro, gioielli, argenterie e oggetti di valore che la maggior parte delle persone non custodisce in cassaforte, oltre che denaro contante per alcune centinaia di euro.