Rainò (Lega Consumatori) Buon 25 aprile e che sia la liberazione della mente dalle ombre che ci avvolgono

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“Siamo abituati alle classifiche sportive e su quella base poi involontariamente siamo portati a classificare anche gli interessi sotto ogni forma materiale, immateriale e umana.
Mi sento di classificare come ZZZ (se esiste) Manduria e i manduriani. Non voglio generalizzare come sempre facciamo su noi stessi, ma sul fatto che da mesi che sono trascorsi dal famigerato evento della tromba d’aria, ancora molti danni sono da risanare.”
E’ il presidente del Gruppo Omogeneo Territoriale della Lega Consumatori di Manduria Francesco Rainò a fare alcune considerazioni sulla condizione di Manduria a sei mesi dalla calamità che l’ha colpita ma soprattutto sullo stato di abbandono che avvolge la città ormai da decenni.
“Penso in primis alla Chiesa di San Michele Arcangelo e non seconda a Piazza Giovanni XXIII (ex piazza tubi per i manduriani). Siamo in primavera (diciamo) e proprio oggi, passandoci vicino non potevo non notare il classico stato di abbandono tipico manduriano. Che siano beni archeologici o altro a Manduria “fioriscono le erbacce” e con esse il degrado esposto agli occhi dei poveri turisti e non per ultimi “noi stessi”.
E’ vero che un po’ è colpa nostra perché indirettamente ne siamo tutti responsabili ma non è del tutto così. Una macchina amministrativa inefficiente da decenni non può produrre altro che degrado in ogni forma. Non è solo colpa nostra.” – afferma Rainò che cerca di analizzare anche le cause di tale condizione – “Forse l’unica colpa che abbiamo è l’omertà, la vergogna a parlare davanti agli altri, la maleducazione ormai innervata nel nostro essere al punto di vedere solo quello che vogliamo e non quello che è giusto. Le cose giuste sono difficili da rispettare e questo ci fa comodo. Manipolare la verità al nostro comodo è questo quello in cui siamo bravi. Cerchiamo il nostro interesse. Penso che questa sia la nostra colpa e quello che abbiamo è la giusta punizione.”
“Non si dica che nessuno fa niente, non vogliamo vedere quello che si fa perché a noi sta bene così.
Io mi dissocio da questa mentalità.” e conclude augurando Buon 25 Aprile “…che sia la liberazione della mente dalle ombre che ci avvolgono.”