Pulsano: progetto Idrovie il Comune potrebbe restituire i fondi UE

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E’ giunta la risposta da parte della Commissione UE, a nome della Commissaria Corina Cretu, all’interrogazione formulata dalla portavoce europea del M5S, Rosa D’Amato, sul progetto idrovie che dovevano collegare i Comuni della litoranea, da Campomarino a Taranto, e che vedeva come Comune capofila il Comune di Pulsano.
Tale progetto rientrava nel P.I.S. 12 (Progetto integrato Settoriale) Normanno – Svevo – Angioino e finanziato con fondi POR Puglia 2000-2006, misura 5.2

Il Comune di Pulsano aveva promosso avviso pubblico, rivolto al partenariato sia pubblico che privato, per il implementare il progetto; a tale avviso la società AMAT S.p.A. manifestava il proprio interesse e si candidava quale soggetto per l’attivazione del Servizio Idrovie. Il Comune di Taranto manifestava, altresì, la volontà di condividere le azioni promosse dal PIS 12 nelle isole amministrative rivierasche ed, in prospettiva, di vedere utilizzate le risorse dell’Area Vasta per ampliare questo progetto.

In data 20/5/2008 La Commissione assetto del Territorio del Comune di Taranto prevedeva un punto di approdo nell’area ricompresa tra Tramontone – mare e San Tomai.

Alla chiusura del programma, il progetto PIS è stato considerato sospeso a causa di procedimenti giudiziari e verrà completato con fondi nazionali.

La Commissaria si riferisce al contenzioso sorto tra la società aggiudicatrice della gara d’appalto ed il Comune di Pulsano, che ha agito avverso il decreto ingiuntivo n. 374/2010 proposto dalla società. Il Tribunale di Taranto con sentenza esecutiva n. 2988/2015 ha rigettato la domanda di cessione della materia del contendere, ha rigettato l’opposizione proposta dal Comune di Pulsano avverso il citato decreto ingiuntivo ed ha revocato il decreto ingiuntivo n. 374/2013 poiché, nelle more del giudizio, le somme vantate dalla società sono state corrisposte. Il Comune di Pulsano è stato, inoltre, condannato al pagamento in favore della predetta società degli interessi moratori e delle spese di giudizio. Il Comune di Pulsano ha, pertanto, pagato la somma di € 43.974, 19 in favore della società aggiudicatrice dell’appalto (somme che saranno ripetute nei confronti dei Comuni di Leporano, Lizzano, Torricella e Maruggio). Il Comune di Pulsano ha proposto appello contro questa sentenza.

Secondo la Commissaria Cretu l’opera dovrà essere completata e totalmente operativa entro la chiusura del procedimento giudiziario. Qualora venisse emanata una sentenza sfavorevole nei confronti del beneficiario, le spese relative al progetto dovranno essere ritirate dagli importi ammissibili del programma operativo regionale e qualsiasi importo di fondi dell’UE assegnato dovrà essere reintegrato nel bilancio dell’UE.

Sul Comune di Pulsano, pertanto, pende una spada di Damocle di 552.039,10 € concessi per l’opera a titolo del FESR che, conoscendo i tempi della giustizia, ricadranno sulla futura amministrazione comunale.

Il meet up Pulsano che ha diffuso la notizia ha commentato affermando: “ennesimo regalo ai pulsanesi da parte di un’amministrazione inadeguata”.