Pulsano. Operazione “NO ONE”: 9 arresti per attentati ad amministratori. FOTO E NOMI

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Sarebbero responsabili di almeno dieci attentati incendiari ed esplosivi, compiuti fra il 2013 ed il 2014 ai danni di immobili e autoveicoli di privati, amministratori locali ed un’azienda municipalizzata, fra cui un vicesindaco ed un assessore di Pulsano. Nove persone sono state arrestate questa mattina dai Carabinieri del Comando Provinciale di Taranto che hanno eseguito altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Taranto, Valeria INGENITO, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Taranto, Daniela PUTIGNANO, al termine di indagini che hanno permesso di disarticolare un gruppo criminale operante nell’area orientale della provincia jonica.
Nell’operazione odierna sono stati impiegati circa 50 militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto e delle Compagnie Carabinieri di Manduria, Martina Franca, Taranto e Subiaco, con il supporto di un elicottero del 6° Elinucleo Carabinieri di Bari Palese e di unità cinofile antidroga ed antiesplosivo del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno.
In manette è finito a Pulsano Anselmo Venere, 46 anni, pregiudicato tra l’altro per omicidio e rapina, ritenuto il capo dell’organizzazione criminale; con lui i nipoti Ermes Venere e N.C., entrambi 24enni con precedenti, il cugino Francesco Paolo Venere, detto Pelè, 40 anni, già sorvegliato speciale di P.S. e l’amico fidato; Salvatore Scalone, 35 anni, con precedenti per stupefacenti;
N.C, 24 anni, con precedenti di Polizia;
Pietro Zingariello, 23 anni, con precedenti per stupefacenti.
E poi:
Pietro Grossi, 45 anni, di San Giorgio Jonico, con precedenti per lesioni, furto, ricettazione e resistenza;
Antonio La Cava, 40 anni, di Monteparano, già sorvegliato speciale, con precedenti per associazione a delinquere nell’ambito degli stupefacenti;
Francesco Benedetto Russo, 58 anni, di Talsano (Ta), già sorvegliato speciale con precedenti per stupefacenti, furto e lesioni personali, rintracciato a Ciciliano (Rm) presso l’abitazione di alcuni conoscenti.
Sono tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsioni a carico di gestori di attività commerciali della litoranea salentina e rapine, nonché di spaccio di stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi e materiale esplodenti e di ricettazione di autoveicoli.
Nel corso delle indagini i Carabinieri, anche grazie ad intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza ed hanno fatto luce su una decina di attentati incendiari ed anche dinamitardi tra i quali:
– l’incendio doloso che, il 15 febbraio 2014, ha distrutto l’autovettura del Vicesindaco del Comune di Pulsano con delega all’Ambiente e alle Attività Produttive, dopo che un ordigno rudimentale, collocato pochi minuti prima, non aveva ottenuto il risultato voluto;
– l’incendio, il successivo 19 febbraio, di automezzo nel deposito della ditta “Lombardi Ecologia”, incaricata della raccolta di rifiuti solidi urbani nel comune di Pulsano;
– l’incendio dell’autovettura dell’Assessore alla Solidarietà sociale del Comune di Pulsano, avvenuto a Grottaglie il 13 giugno 2014;
– l’incendio a scopo estorsivo di due chioschi-bar di Lido Silvana, nella Marina di Pulsano;
– l’incendio di numerose autovetture di privati cittadini, tra cui anche parenti stretti degli arrestati, nonché il danneggiamento di un’abitazione in costruzione di proprietà del fratello di un associato.
Nel contesto dell’attività investigativa sono state accertate anche due rapine: la prima, a mano armata, risale al 2010 quando Ermes Venere e Zingariello aggredirono, ferendola, una anziana donna di Pulsano; la seconda messa a segno da Anselmo ed Ermes Venere e da N.C. che il 26 maggio 2014 rapinarono la direttrice di un supermercato di San Giorgio Jonico dell’incasso dichiarato di 5.000,00 euro.
I sodali sono anche accusati di avere dato corpo ad una fitta rete di spaccio di stupefacenti, approvvigionandosi di hashish e cocaina da diversi canali: quello di Talsano facente capo al Russo, già appartenente gruppo di Aldo Catapano e quello di Monteparano facente rifermento al duo La Cava – GROSSI, accusati quindi di cessione.
L’operazione è stata denominata “NO ONE” proprio per la particolare spregiudicatezza mostrata dagli indagati nel corso delle indagini, i quali, in più occasioni, pur ponendo in essere condotte prudenti ed attente a non farsi scoprire, hanno manifestato il convincimento di non poter essere mai individuati dalle Forze dell’Ordine grazie alla loro scaltrezza.
Nel corso di numerose perquisizioni i Carabinieri della Stazione di Pulsano hanno trovato all’interno dell’ex campeggio di Lido Silvana tre cassette di plastica contenenti una pistola Smith & Wesson cal. 357 magnum a tamburo ed una pistola mitragliatrice cal. 7,65 Skorpion, entrambe con matricola abrasa, e relativo munizionamento ed un paio di guanti in lattice di colore nero. Per questo è stato arrestato in flagranza Giovanni Leuci, 53 anni, di Pulsano, censurato, custode dell’indicato campeggio. Sono i corso indagini intese ad accertare se le armi ritrovate fossero in uso agli arrestati.