In Puglia è legge il testamento biologico. Registro istituito solo a Martina Franca, Castellaneta, Taranto e Sava

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Da oggi i pugliesi possono inserire le decisioni sul testamento biologico nel proprio fascicolo sanitario elettronico.Il consiglio regionale ha approvato la legge, nata come una proposta di iniziativa popolare su cui hanno raccolto le firme i militanti dell’associazione Marco Pannella e presentata in Consiglio da Francesca Franzoso consigliere regionale di Forza Italia.
Il provvedimento è stato accolto con soddisfazione dall’Associazione Marco Pannella che in una nota spiega le opportunità fornite dalla legge.
“Si dà in questo modo finalmente ai cittadini pugliesi che hanno già attivato il Fascicolo sanitario elettronico o che vorranno farlo, la possibilità di inserire copia delle proprie disposizioni anticipate relative al trattamento sanitario, nell’eventualità di una possibile, futura, incapacità.
Inoltre è fondamentale poiché con questa legge la Regione Puglia si impegna anche a definire percorsi organizzativi, informativi e formativi funzionali a garantire il coinvolgimento di tutti gli operatori del servizio sanitario regionale e dei medici di medicina generale interessati dalle procedure attuative delle disposizioni inerenti le DAT; e a organizzare, adeguate campagne informative volte a spiegare al cittadino gli obiettivi della normativa in materia di consenso informato e di DAT le sue finalità, e le modalità di attivazione e fruizione dei percorsi strutturati dalla Regione.
Dopo almeno 5 anni da quando con l’ Associazione Luca Coscioni abbiamo iniziato la raccolta firme per l’istituzione del testamento biologico, passando da casi eclatanti come Englaro e Welby, nonostante una forte opposizione parlamentare che ne ostacolava l’introduzione, finalmente nel 2017 a seguito della disobbedienza civile di Marco Cappato si è arrivati all’approvazione della legge nazionale.
Da poco più di un anno infatti è in vigore la legge sul testamento biologico. I dati ufficiali da parte del Ministro della Salute saranno trasmessi alle Camere entro il 30 aprile del 2019 attraverso una relazione sull’applicazione della legge. Ma per ora quello che sappiamo da alcune ricerche promosse da testate giornalistiche è che solo una piccola percentuale di italiani è informata sul testamento biologico.
Le campagne informative obbligatorie per legge non sono mai state promosse dal Governo. Non è stato nemmeno emanato il decreto per stabilire le modalità di registrazione delle DAT presso una banca data nazionale. Nonostante il decreto Minniti che indicava alle prefetture di dare mandato a tutti i Comuni di istituire il registro del testamento biologico presso gli uffici di stato civile, al pochissimi sono ancora quelli che si sono allineati alla legge nazionale consentendo ai cittadini di esercitare effettivamente questo diritto.

Nella provincia ionica solo Martina Franca, Castellaneta, Taranto e Sava.
Da qui nasce l’esigenza, come indicato sempre dalla legge nazionale, che le Regioni istituiscano un registro unico regionale.
Per questo abbiamo organizzato dei tavoli informativi per strada consegnando i moduli ai cittadini e raccogliendo le firme per chiedere, tramite una legge di iniziativa popolare, alla regione di istituire il registro regionale.
Che finalmente grazie all’iniziativa del consigliere Franzoso è divenuta legge della Puglia.
Fosse stata presentata dalla maggioranza sarebbe stato sufficiente un provvedimento amministrativo.
Ma il volere di quasi tutto il Consiglio ne rafforza sicuramente l’impegno politico, per cui auspichiamo ora l’assessore alla sanità Michele Emiliano e tutte le Asl ne diano effettiva attuazione.”
L’Associazione Marco Pannella ha ringraziato uno a uno i 28 “si”: Amati; Blasi; Bozzetti; Caracciolo; Casili; Colonna; Di Bari; Di Gioia; Franzoso; Galante; Gatta; Giannini; Leo; Loizzo; Longo; Manca; Mazzarano; Mennea; Pellegrino; Pendinelli; Pentassuglia; Perrini; Piemontese; Romano G.; Romano M.; Turco; Ventola; Zullo.