Sanarica: il Noe sequestra impianti fotovoltaici su terreni a “Rischio alluvione”

Condividi

I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce, in collaborazione con i militari della Stazione di Muro Leccese, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Lecce, relativo a due impianti fotovoltaici, ciascuno di potenza inferiore ad un megawatt, estesi su di una superficie complessiva di circa quarantamila metri quadrati.

Noe_luglio

Gli impianti, ubicati in località “Spinelle” e “Macchie” a Sanarica e formalmente appartenenti a due distinte società, in realtà, erano riconducibili ad un’unica compagine societaria che, secondo quanto riscontrato dai militari al termine di un’apposita indagine, ha artificiosamente frazionato gli impianti per eludere le normative di settore nazionali e regionali, procedendo con semplice denuncia di inizio attività anzicchè con la prevista autorizzazione unica regionale. Al vaglio della Procura della Repubblica tre posizioni: quella del progettista e direttore dei lavori per entrambi gli impianti, nonchè legale rappresentante delle società proprietarie dei terreni e degli impianti, nonchè di altri due legali rappresentanti di entrambe società. Le ipotesi di reato contestate sono quelle della lottizzazione abusiva a scopo edilizio di terreni sottoposti a vincolo paesistico ed ambientale e del deturpamento di bellezze naturali in aree ricadenti nel Piano Urbanistico Tematico Territoriale e nel Piano Assetto Idrogeologico della Regione Puglia. Secondo le indagini condotte dal Noe il tutto si è concretizzato attraverso l’installazione di un parco fotovoltaico, costituito da due distinti impianti, riconducibili alla stessa proprietà, realizzati senza validi titoli abilitativi. I permessi di costruire e le autorizzazioni sono risultate infatti illegittimi ed illeciti tali da determinare una violazione delle norme urbanistiche ed ambientali, con conseguente.alterazione delle bellezze naturali in siti sottoposti a vincolo paesistico ed ambientale. I terreni su cui è stata installata una parte del parco fotovoltaico, sono in realtà classificati nel Piano di Assetto Idrogeologico come “a rischio alluvione” in caso di piogge abbondanti. Il valore complessivo dei beni sottoposti a sequestro è di circa dodici milioni di euro. Oltre all’autorità giudiziaria saranno informate dell’avvenuto sequestro anche le autorità amministrative per i provvedimenti di competenza.