Primitivo di Manduria. Turco: “Puglia tuteli la sua etichetta”

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Era passata inosservata la notizia diffusa dalla nostra testata giornalistica dell’autorizzazione della Regione Sicilia a impiantare e produrre Primitivo. Ora però si è destata l’attenzione su questo caso che merita sicuramente di attivare tutte le energie per difendere un prodotto esclusivo e importantissimo per l’economia del territorio.

La richiesta di intervento è richiesta anche dal consigliere regionale di Senso Civico – Un Nuovo Ulivo per la Puglia, Giuseppe Turco:

Ad agosto scorso è stato approvato un decreto della Regione Sicilia che autorizza la coltivazione del Primitivo di Manduria. Quello che metto in discussione non è una questione della sola coltivazione, perché la varietà del Primitivo di Manduria identificata col codice 199 è attualmente utilizzata in 8 doc e 51 igt, ed è attualmente coltivata quasi in mezza Italia.

Il problema fondamentale è che nel silenzio tombale ci stanno derubando pian piano della nostra identità viti-vinicola. Le altre Regioni vogliono coltivare il Primitivo? Ok, nulla da obiettare. Ma bisogna obbligarli a non utilizzare il nome in etichetta o almeno limitarli come si fa per il Montepulciano, il quale pur rientrando nelle varietà idonee alla coltivazione in Puglia non può essere utilizzata nelle nostre igp ed è assolutamente vietato usare la specifica del vitigno in etichetta. Riappropriamoci della nostra identità viti-vinicola.

Visto che si tratta di un atto di recente approvazione, credo che il disciplinare di produzione in Sicilia (o almeno lo spero) non sia stato ancora modificato. Quindi dobbiamo assolutamente opporci ad una eventuale modifica che possa riportare in etichetta il nome Primitivo. Sia chiaro, nessuno vuole impedire e né mai impedirà ai viticoltori siciliani di coltivare il Primitivo, perché anche noi in Puglia coltiviamo varietà che non sono autoctone, ma bisogna tutelare la specifica del vitigno in etichetta.

Sono anni che ci stanno scippando la denominazione del vero e autentico Primitivo e anche dell’identificazione del nostro stesso codice 199. Si faccia per questo fronte comune – conclude il consigliere regionale Giuseppe Turcoper ripristinare le legittime identità regionali!”.