Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano indagato…il suo commento e le reazioni

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E’ stato lo stesso Michele Emiliano a comunicare la notizia: il Presidente della Regione Puglia risulta indagato dalla Procura della Repubblica di Foggia.

Pur non avendo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale, Emiliano ha appreso dall’assessore al Welfare Ruggeri, destinatario della notifica di un invito a comparire, di essere anche lui sottoposto ad indagini preliminari.
L’accusa è di aver ricevuto indicazioni politiche da un consigliere regionale per nominare commissario della Asp di Chieuti una determinata persona.
Tale indicazione, formulata sin dal febbraio 2019, non è mai stata accolta dal Presidente non ritenendola soddisfacente, tanto che nessuna nomina è stata effettuata sino ad oggi.
Il Presidente della Regione – spiega Emiliano – è “libero di proporre alla giunta qualunque nominativo, senza limiti di qualificazione professionale e senza necessità di procedure ad evidenza pubblica non previste da nessuna legge nazionale o regionale per l’incarico di commissario”.

“Credo di essere il primo pubblico amministratore chiamato a rispondere di un reato contro la pubblica amministrazione (che prevede la adozione di un atto amministrativo come elemento costitutivo del reato stesso) senza averlo mai adottato nonostante siano passati mesi e mesi dalla indicazione ricevuta.
I fatti di cui sono accusato sono la assoluta normalità con riferimento alle nomine discrezionali dove i consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione normalmente offrono al presidente della giunta indicazioni e suggerimenti data anche la loro conoscenza del territorio.
Non escludo che alcune di queste indicazioni siano alle volte pittoresche, veementi, fondate su pressioni e interessi politici, finanche elettorali in alcuni casi, ma a mio parere tali indicazioni sono sempre legittime perché finalizzate all’esercizio di un potere assolutamente discrezionale.
Comprendo tuttavia che la questione possa essere oggetto di diversa opinione.
Ma quel che sinceramente fatico a comprendere è come si possa pensare che un reato sia stato commesso rigettando l’indicazione ricevuta.
Resta comunque ferma per principio – conclude Emiliano – la mia fiducia nella giustizia alla quale chiedo celerità negli accertamenti”.

“Ancora una volta il presidente Emiliano è indagato – commentano i consiglieri del M5S – Si tratta della terza indagine in pochi mesi e della seconda di cui apprende prima che gli venga notificato un atto ufficiale. Ci sembra francamente un po’ troppo, per questo non ci bastano le spiegazioni contenute in un post. Sappiamo che si tratta di atti assolutamente legittimi, ma riteniamo quantomeno inopportuno che le nomine non si basino sui curriculum. Emiliano deve venire in Consiglio a fare una volta per tutte chiarezza sulla sua posizione per questa e altre indagini che lo coinvolgono”.

Solidarietà al Presidente Emiliano e all’Assessore Ruggeri è stata espressa dal Gruppo LeU/I Progressisti. “Sono certo – afferma il consigliere Ernesto Abaterusso – che sapranno dimostrare la correttezza del loro operato e la totale estraneità ai fatti che vengono loro contestati. Rinnovo pertanto ad entrambi la vicinanza, la stima e la fiducia, certo che la magistratura compirà presto e bene ogni azione tendente all’accertamento della verità e che Emiliano e Ruggeri sapranno dimostrare la totale infondatezza delle accuse che sono state mosse loro.

“Abbiamo fiducia nella Magistratura – affermano in una dichiarazione congiunta i consiglieri regionale di Fratelli d’Italia e Direzione Italia (Erio Congedo, Giannicola De Leonardis, Ignazio Zullo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola) – e siamo rispettosi del lavoro dei magistrati ed anche per questo siamo sempre stati e lo saremo anche questa volta garantisti.
Ma se il presidente Emiliano pensa di dare all’opinione pubblica l’idea di essere ‘legittimato’ nel suo ruolo e nella sua attività politica anche dai consiglieri di opposizione – facendo intendere che il suggerimento sulle nomine possa arrivare anche da noi, oppure invitandoci a discutere del suo Piano Rifiuti – si sbaglia di grosso.
Per questo, non ci saremo alla riunione che il presidente Emiliano ha convocato per discutere del Piano Rifiuti con le minoranze, dopo aver svolto martedì scorso quella con la sua maggioranza. Perché un Presidente che illustra un Piano Rifiuti a scadenza di mandato per noi non è legittimato a farlo e desta sospetti in un periodo pre-elettorale”.