Premio Oscar Green Puglia 2017: ecco i vincitori

Condividi

Dagli occhiali fatti con la lana di pecora ai micro ortaggi, alle verdure essiccate, dagli yogurt di cui si conosce la carta d’identità della mucca ai laboratori rurali sociali, il Premio Oscar Green di Coldiretti Giovani Impresa anche nel 2017 ha ‘scovato’ i giovani agricoltori che con tenacia e lungimiranza stanno cambiando il modo di fare impresa in Puglia. Le province di Bari e Lecce hanno fatto incetta di premi per prodotti e processi all’avanguardia della tecnica. “C’è un intero esercito di giovani che hanno preso in mano un settore considerato vecchio, saturo e inappropriato – ha detto Maria Letizia Gardoni, Presidente Nazionale dei giovani imprenditori di Coldiretti, premiando gli ‘innovatori’ pugliesi – per immaginare prospettive future e ne hanno fatto un mondo di pionieri, rivoluzionari, innovatori e attivisti impegnati nel costruire un mondo migliore per se stessi e per gli altri, perché dai campi non viene solo una risposta alla disoccupazione e alla decrescita infelice del Paese, ma anche una speranza alla sconfitta dei nostri coetanei che sono costretti ad espatriare”.

In Puglia oltre 4 giovani su dieci scelgono di fare impresa in agricoltura e le giornate di lavoro in cui sono impegnati lavoratori agricoli tra i 20 ed i 40 anni sono 4.907.478, quasi la metà rispetto al totale di 11-12 milioni di giornate lavorative l’anno (pari al 15% del totale nazionale).

“Tra queste new entry giovanili nelle campagne ben la metà è laureata – dice il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – il 57 per cento ha fatto innovazione, ma soprattutto il 74 per cento è orgoglioso del lavoro fatto e il 78 per cento è più contento di prima. La scelta di diventare imprenditore agricolo è, peraltro, apprezzata per il 57 per cento anche dalle persone vicine, genitori, parenti, compagni o amici. Gli agricoltori pugliesi in erba ritengono che l’accesso al credito bancario (40%) e l’adeguamento alle norme sanitarie, alle normative per il benessere animale e alla condizionalità (35%) siano i principali ostacoli al pieno sviluppo delle proprie attività imprenditoriali. Per questo chiedono maggiori garanzie per l’accesso al credito bancario e una più adeguata formazione. Il 67% dei giovani imprenditori agricoli boccia la Regione Puglia sulla politica ambientale, denunciando la condotta rispetto alla difficile vertenza dell’ILVA. Buono il giudizio sul sostegno dato dalla Regione Puglia alle start up innovative (58%).

Con l’avvio dei bandi previsti dai piani di sviluppo rurale – segnala Coldiretti Puglia – oltre 2200 agricoltori pugliesi in erba otterranno un sostegno per la ristrutturazione o l’ammodernamento delle loro aziende. Sono stati finalmente sbloccati i 40milioni di euro per il primo bando del ‘Pacchetto Giovani’. Più di 1700 aziende agricole riceveranno sostegni per la partecipazione a regimi di qualità, a mercati locali e filiere corte, potendo investire nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli.

“A caratterizzare le imprese giovanili del settore – ha aggiunto il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – è anche il fatto che a 15 anni dall’approvazione delle legge di orientamento in agricoltura, fortemente sostenuta da Coldiretti che ha rivoluzionato le campagne, i giovani hanno interpretato in chiave innovativa le opportunità offerte dal mondo rurale e oggi il 70 per cento delle imprese under 35 opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative come la cura dell’orto e i corsi di cucina in campagna, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili”.

Il risultato è che, secondo una indagine della Coldiretti, le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento rispetto alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento e il 50 per cento di occupati per azienda in più.

Questi i vincitori del Premio:

Agri-you – Luna Laboratorio Rurale SS Associazione ITACA (Galatone) – Fabiana Fassi

Il LUNA_Laboratorio Urbano Nuove Armonie è uno spazio aperto, dedicato alla formazione e crescita culturale e alla rigenerazione della comunità di Seclì, attraverso percorsi inclusivi di riappropriazione sociale e culturale, guidati dal basso, che promuovono il protagonismo giovanile, portando innovazione, nuove prospettive e stimoli, valorizzando il contesto locale, generando opportunità formative e di svago, con l’obiettivo generale di aumentare l’empowerment giovanile e impattare positivamente il Benessere Equo e Sostenibile. Il lab urbano è collegato all’omonimo lab rurale (attivo da 2 anni in agro di Seclì), generando sinergie positive, agendo sul rapporto tra area rurale/area urbana, attivando il confronto sui temi della memoria, della contemporaneità e della Rural social innovation.

Campagna-amica –Azienda agricola Casilli (Salice Salentino) – Giovanni Casilli

L’Azienda Agricola Casilli, prevalentemente a conduzione familiare, si estende per circa 50 ettari di terra e promuove forme di coltivazioni dei terreni agricoli compatibili con la tutela e il miglioramento dell’ambiente e le diverse tecniche per ogni coltura sono applicate con cura per poter valorizzare al massimo le caratteristiche di pregio dei prodotti raccolti. Gli ortaggi essiccati sono il top di gamma offerto ai consumatori, prodotti con innovative tecniche all’avanguardia che garantiscono alti standard igienico – sanitari.

Crea – Azienda agricola CALÌ (Andria) – Silverio Liso

L’ Azienda Agricola Calì è una realtà nuova, nata al termine di un percorso di studi universitari.

L’ Azienda è costituita da più corpi siti in distretti geomorfologici differenti, così da permettere anche una diversificazione dei profumi e dei prodotti. Di grande impatto visivo e di ineguagliabile gusto e sapore i microortaggi, nati per decorare e al contempo ulteriormente insaporire i piatti tipici della cucina pugliese.

Fare Rete – Masseria La Calcara (Altamura) – Donato Mercadante

Ha sposato appieno il progetto Pecore Attive, nato per avviare una micro-filiera di lavorazione artigianale della lana ovina da razze autoctone pugliesi con il duplice obiettivo di dare nuova vita e valore, anche commerciale, ad una risorsa territoriale, la lana ovina (che attualmente costituisce un rifiuto speciale di problematico smaltimento), attraverso la produzione di manufatti artigianali e fornire opportunità di inclusione sociale a categorie di persone svantaggiate. Da qui la realizzazione innovativa degli occhiali con montatura in lana di pecora.

Impresa 2.terra – Azienda agricola Melcarne (Gagliano del Capo) – Giovanna Melcarne

La Lattoria – Latte e bontà a Km0

L’azienda agricola Melcarne ha la sua sede storica nel leccese, a Gagliano del Capo, a Sud del Salento, in una terra lambita sui due versanti dal mar Ionio e dal mar Adriatico. Qui Giovanna Melcarne gestisce la sua azienda agricola di allevamento bovini, in un’area che si estende per circa 20 ettari e in cui i raccolti sono destinati all’alimentazione degli animali. All’interno dell’azienda si producono innumerevoli varietà di yogurt, formaggi e latte fresco pastorizzato grazie all’uso di macchinari ad alta specializzazione tecnologica. Giovanna segue internamente l’intero ciclo produttivo, dalla coltivazione dei foraggi all’allevamento del bestiame, dalla mungitura delle vacche alla realizzazione dei prodotti caseari.