Precari Asl Ta. Scongiurato il licenziamento per 25 lavoratori

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Si è conclusa con la revoca dei licenziamenti la manifestazione di questa mattina, venerdì 9 giugno, indetta dalle segreterie regionali

di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, a seguito delle lettere di cessazione del rapporto di lavoro del personale a tempo determinato, per lo più infermiere e ostetriche, della Asl tarantina.

Il direttore del dipartimento salute della Regione Puglia Giancarlo Ruscitti ha inviato una nota a tutti i direttori della Asl regionali con l’indicazione di “prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato del personale in possesso dei requisiti per la stabilizzazione prevista dalle norme di legge”.

Di qui, “la sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti di cessazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato” da parte del Direttore generale dell’Asl, Stefano Rossi. I dipendenti, per i quali il giudice del lavoro aveva dichiarato illegittimo la prosecuzione del contratto a tempo determinato, sentenza in base alla quale la Asl aveva avviato la cessazione del contratto, continueranno a prestare servizio.

“Un passo in avanti nella lotta al precariato. Un importante successo per i lavoratori” hanno dichiarato le organizzazioni sindacali per le quali il prossimo obiettivo è la continuità occupazionale per tutti, finalizzata al completamento del percorso di stabilizzazione, previsto dal Decreto Madia.

“Una notizia bellissima, a dimostrazione che la concertazione paga sempre” – ha commentato il consigliere tarantino della Puglia con Emiliano, Giuseppe Turco – E in tempi non sospetti avevo già assicurato i lavoratori, sostenendo, senza ombra di dubbio, che con il buonsenso e sedendosi attorno a un tavolo, la situazione si sarebbe sbloccata. Ora al lavoro per la stabilizzazione. Questa significa – sottolinea Turco – non solo salvare posti di lavoro, famiglie e professionalità ma anche garantire alcuni servizi indispensabili per il cittadino. – E conclude: “Oggi abbiamo avuto la dimostrazione – conclude – che sulle tante questioni di Taranto occorre fare fronte comune mettendo da parte ideologie politiche e campanilismi”.