Pioggia di milioni per edilizia scolastica e Beni culturali, ma la provincia di Taranto è ultima.

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La provincia di Taranto ultima nelle graduatorie di Bandi che destinano una pioggia di milioni in Puglia per edilizia scolastica e beni culturali.
I numeri sono sconfortanti di fronte alle graduatorie di alcuni bandi che riguardano l’Edilizia Scolastica, la Riqualificazione e valorizzazione dei sistemi museali o l’Accordo Operativo di Attuazione tra MiBAC (Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo) e la Regione per il “miglioramento della fruizione di aree e poli di attrazione culturale” (POIN 2007/2013).

Sui 12 milioni di euro che serviranno a riconsegnare sicurezza e decoro alle scuole pugliesi in provincia di Taranto (più precisamente nei Comuni di Maruggio e Lizzano) arriveranno solo 420 mila euro. Due progetti soltanto rispetto ai 30 che riceveranno il finanziamento reso disponibile alla Regione Puglia dal Decreto del Fare. Nessuno proveniente dal Comune e dalla Provincia di Taranto .
Destino amaro che tocca anche beni culturali come i Musei che a Taranto riescono a spuntare la risibile somma di 2,5 milioni rispetto ai 25 milioni dell’intero territorio regionale.
Così nella graduatoria regionale trovano spazio il Museo della Maiolica laertina di Laterza, il Museo Civico Narracentro di Palagiano, quello Civico di Manduria e per le istituzioni museali in funzionamento il MUDI (Museo Diocesano dell’arte sacra) di Taranto.

Nell’Accordo tra MiBAC e Regione Puglia Taranto, infine, è menzionata solo per il recupero dell’ex Convento di Sant’Antonio, 6 milioni di euro in questo caso su un importo complessivo riconosciuto alla Regione Puglia di oltre 114 milioni e per un progetto non proposto dall’ente regionale ma dallo stesso Ministero.

“Prendiamo atto che nel territorio tarantino le scuole sono tutte in ottime condizioni e che nella sola città di Taranto non vi è neanche un istituto scolastico che avrebbe avuto bisogno di rimuovere amianto o adeguare impianti e strutture. Così come prendiamo atto che le risorse, come spesso accade, per la Regione Puglia e non solo, son bravi a spenderle meglio solo a Lecce o a Bari e mai qui in riva allo Ionio.” – è quanto afferma in maniera provocatoria il Presidente dei costruttori edili di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro, – consapevole che sono tante, troppe, le scuole che a Taranto avrebbero bisogno di bonifiche sostanziali o anche solo di un adeguato intervento sugli impianti o sugli infissi.”

“Credo si tratti di un combinato disposto di approssimazione, disattenzione, e scarsa cura per questo territorio – commenta ancora Marinaro – ma certo è singolare che in provincia di Taranto si programmi poco, ma anche che tutto quello che si sottopone a bando sia considerato spesso superficialmente e liquidato in posizione non utile al finanziamento, inammissibile, irricevibile o addirittura nullo.
Così mentre l’ANCE Taranto agli inizi di settembre si prendeva la briga di scrivere ai sindaci del territorio e al Commissario prefettizio della Provincia per allertarli sugli interventi di edilizia scolastica previsti dal “Decreto del Fare” e farsi promotori così di nuove occasioni di qualificazione, ma anche lavoro e sviluppo per imprese e maestranze del territorio, l’elefante in realtà partoriva, nel bando per le scuole, il topolino di 29 domande su un totale di 261 istanze pervenute da tutta la regione.

Siamo al limite della decenza – termina Marinaro – Cenerentole condannate a vedere la scarpetta calzata sempre da piedi più belli, più in gamba o anche solo più introdotti dei nostri.”

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