Piano regionale rifiuti. M5S: “Abbiamo migliorato il piano con proposte volte ad introdurre misure di tutela per i cittadini e per l’ambiente”

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“Con i nostri emendamenti abbiamo contribuito a migliorare alcune delle previsioni del Piano, impegnando la Giunta a definire distanze minime di tutela dai centri abitati e dai siti sensibili nell’ambito dei criteri di localizzazione degli impianti.

Di concerto con la maggioranza abbiamo introdotto limiti e condizioni all’attivazione delle vasche A e B della discarica Martucci e ci impegniamo già da ora a monitorare il rispetto degli impegni assunti e del cronoprogramma delle attività da attuare presso il III lotto propedeutiche alla chiusura definitiva del sito nel 2025. Per quello che riguarda la discarica di Corigliano, a ulteriore garanzia della tutela della falda acquifera, è stato previsto che i rifiuti conferiti, oltre a subire una biostabilizzazione spinta, saranno sottoposti a un processo di inertizzazione che permetterà di ridurre sensibilmente il rilascio di sostanze potenzialmente inquinanti. Per l’impianto di compostaggio ASECO di Ginosa, abbiamo previsto di impegnare l’AGER a convocare un tavolo con il gestore, AQP e il Comune di Ginosa per definire un protocollo in cui individuare gli interventi di monitoraggio da condurre presso l’impianto e l’organizzazione dei flussi dei rifiuti autorizzati in ingresso, così da assicurare un controllo costante sulla gestione dello stabilimento e della tipologia dei flussi dei rifiuti trattati”. Lo dichiarano i consiglieri del M5S Grazia Di Bari, Rosa Barone, Cristian Casili e Marco Galante a margine del consiglio regionale in cui è stato approvato il Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani.

“Abbiamo garantito  – continuano i pentastellati – che l’utilizzo delle vasche A e B della discarica Martucci sia subordinato alla conclusione entro il prossimo 30 aprile delle attività investigative e di indagine diretta condotte dai Comuni con il supporto di AGER e ARPA. Attività d’indagine che proseguiranno nel caso in cui i risultati non dovessero essere esaustivi. In questo modo, sarà possibile verificare l’eventuale presenza di contaminanti prima di procedere all’attivazione delle vasche. Si prevede, inoltre, che AGER con il supporto di ARPA, definisca entro il 30 giugno 2022, un cronoprogramma delle attività da attuare presso il III lotto entro il 31 dicembre 2025 che comprendono l’eventuale integrazione delle attività di investigazione, misure di prevenzione per ridurre i rischi potenziali, gli adempimenti amministrativi e tecnici finalizzati alla chiusura definitiva e un piano di ripristino ambientale. L’utilizzo delle vasche a A e B (lotto II) è, altresì, vincolato all’avvio delle misure di prevenzione sul lotto III. A ulteriore garanzia della realizzazione degli impegni assunti, l’emendamento prevede anche l’istituzione di un fondo di rotazione per le attività da effettuarsi sul III lotto, che comprendono non solo le ulteriori attività investigative ma anche l’adozione delle misure di prevenzione con particolare riferimento alla gestione del percolato e di quelle propedeutiche alla chiusura definitiva entro il 2025. È stata, infine, prevista l’eliminazione dal Piano della previsione del colmamento delle volumetrie residue del lotto 3 per consentire l’immediata chiusura definitiva, lo stesso è previsto per il lotto 1 per consentire il monitoraggio e la gestione del sito. Monitoreremo ogni fase del cronoprogramma per verificarne il rispetto. Il Piano è condizione abilitante per la spesa europea, come sottolineato dal Ministero della Transizione ecologica, in quanto individua obiettivi strategici per la disciplina complessiva dei rifiuti in conformità agli obiettivi fissati dall’ordinamento nazionale e dell’Unione Europea in materia di economia circolare. Le direttrici da seguire sono la riduzione della produzione pro capite dei rifiuti, l’aumento della raccolta differenziata con l’obiettivo di raggiungere entro il 2025 il 70%, la massimizzazione del riciclo della frazione differenziata, la riduzione degli scarti da conferire in discarica. Fondamentale è la diffusione della applicazione della tariffa puntuale che incentiva i comportamenti virtuosi di riduzione della produzione dei rifiuti e che favoriscono una raccolta differenziata di qualità. Sulla base di questi obiettivi il Piano definisce la strategia degli interventi e il fabbisogno impiantistico. Rispetto alla programmazione impiantistica abbiamo sempre ritenuto fondamentale garantire il rispetto del principio della prossimità della gestione in particolare per l’impiantistica relativa al trattamento della FORSU, rispetto alla quale monitoreremo lo sviluppo della pianificazione”.