Parcheggio in Piazza Coperta a Manduria. Perrucci (GEA): “Ennesimo inciampo”

Condividi

Immaginare, solo immaginare, un parcheggio a piazza coperta è segno di ignoranza e mediocrità.

Nel 2023 è anacronistico che l’Amministrazione Comunale invece che impegnarsi nel rimuovere le macchine che sostano sui marciapiedi (ad esempio vicino le scuole), invece che impedire la sosta agli autoveicoli nelle zone ove passa la macchina spazzolatrice, programmi un intervento del genere.

Un intervento che è opposto all’idea, moderna invece, di ridare una dignità ed un senso al trasporto pubblico urbano, cui, ad oggi, è vietato categoricamente il passaggio dal centro che è invece paradossalmente consentito ai mezzi privati.

Un’Amministrazione Comunale virtuosa ed al passo con i tempi non può prevedere un parcheggio nelle prossimità del centro storico. La visione di questa Amministrazione certamente non soddisfa quei parametri di mobilità sostenibile necessari a definire un comune come virtuoso e non rappresenta assolutamente un deterrente all’utilizzo delle automobili nel centro urbano.

E’ difficilmente auspicabile che saranno prese in considerazione le lamentele delle varie associazioni che immaginavano per il futuro della piazza coperta un epilogo diverso. Così come non saranno sicuramente prese in considerazione le osservazioni pertinenti sollevate dall’interpellanza promossa dal Gruppo GEA e divenuta oggetto di discussione nello scorso Consiglio Comunale.

D’altronde cosa possiamo aspettarci da una Amministrazione Comunale che ha istituito nel piano parcheggi delle marine di Manduria soste a pagamento nelle zone periferiche consentendo, in un totale e imbarazzante controsenso, soste gratuite in centro ( vedi via delle Perdonanze o la zona c.d. “Rotonda”)?La programmazione di questi, come di altri interventi, è purtroppo coerente con l’agire politico di un’Amministrazione che in sede di campagna elettorale aveva manifestato ben altri propositi.

Desta non poco stupore invece la vergognosa incoerenza di attori politici seduti in giunta ed in consiglio comunale che, in un passato nemmeno troppo remoto, in veste di militanti sia di partiti che di associazioni ambientaliste hanno contribuito in maniera apparentemente convinta a varie iniziative sociali per il tramite di petizioni e articoli di giornale ed alla condivisione di atti politici come interpellanze e mozioni proprio contro l’eventuale ipotesi di un parcheggio a piazza coperta e contro altre brutture di questa natura.

Quello che ci è ancora ignoto, alla luce di tutte queste considerazioni, è il perché di un’inversione così repentina, così totale: come non possono essere definite maliziose tali condotte in assenza di una qualunque spiegazione o replica formale?

Ciò che appare ben nitida è invece l’immagine di una superficiale e quanto mai sbiadita verniciatura ambientalista rivelatasi molto utile però in sede di campagna elettorale.

(Nota di Gregorio Perrucci Consigliere comunale GEA)