Otranto. Ambientalisti: Fermate i tagli degli alberi delle Pinete degli Alimini.

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Un intervento urgente per fermare l’inizio dei lavori di depauperamento del patrimonio forestale nelle preziose Pinete di località Serra degli Alimini, a Otranto (Lecce). E’ quanto chiede il Forum Ambiente e Salute in una lettera-dossier invitata ai Ministeri per i Beni Culturali, per l’ Agricoltura e le Foreste, per l’Ambiente, della Salute, oltre che, tra gli altri, alla Regione Puglia e alla Soprintendenza.

Gli ambientalisti esprimono preoccupazione per i progetti per i quali è stata richiesta l’autorizzazione alla Provincia di Lecce e che prevedono interventi di taglio di innumerevoli alberi di Pino in queste stupende vincolatissime Pinete. “I tagli potrebbero già iniziare nelle prossime settimane,- scrivono – e l’area ha un tale pregio naturalistico da veder l’individuazione persino di SIC, Siti di Interesse Comunitario, e delle ZPS, Zone di Protezione Speciale”.

“ Questi ecosistemi variegati, dove si passa da aree a pineta ad altre aree frammiste di macchia mediterranea, con prossimi ambienti umidi e retrodunali e dunali, devono essere preservati e tutelati come parco naturale Integrale. Questi interventi sono intollerabili”.
“Dallo scandalo di Alimini, – aggiungono gli attivisti del Forum – l’ occasione poi per un generale “j’accuse” di denuncia di tutto il pinicidio terribile cui si assiste in questi mesi ovunque in Puglia, in centri urbani, come in aree periurbane e naturali, denunciato quotidianamente da tanti cittadini sfiancati, sia dai continui orrori, (che documentano con foto postate poi sui social network e inviate alla stampa e autorità di vigilanza), sia dalla inerzia che riscontrano, ad oggi, nelle autorità competenti, che non hanno adeguatamente fermato ancora e represso l’osceno esecrabile fenomeno in corso”.
Per gli ambientalisti del Forum i tagli “avvengono tra mille falsità pseudo-legittimanti addotte, falso-tecniche e falso-scientifiche, per alimentare la fame speculativa di biomasse cresciuta in questi anni a seguito di folli deviate politiche di cattiva “green” economy industriale, che mistifica e calpesta al contempo l’ecologia, operando nei fatti nel verso della distruzione dei patrimoni paesaggistici e naturali che pretende, invece, pubblicitariamente di salvare. Una mostruosità ormai del tutto insopportabile e ben evidente”
Quanto già avvenuto, tra forti polemiche, articoli di stampa e servizi giornalistici, multe e sequestri, in altre pinete salentine nei mesi passati, – proseguono – ora rischia di abbattersi sul principale forziere arboreo di legno del versante Adriatico salentino, la stupenda, e amata da tantissimi, foresta dei sacri Pini degli Alimini, conosciuta in tutto il mondo”.

“Quelle pinete sono il frutto dei grandi interventi di parziale rimboschimento costiero; – spiegano gli attivisti del Forum – le pinete piantate da dallo Stato, che, nei primi del Novecento, dopo decenni di disboscamenti e prosciugamento del Salento (terra per sua natura di foreste e acquitrini), si rese in parte conto dei suoi errori e dei danni conseguenti e corse ai ripari. Pinete piantate contro l’erosione costiera e per frenare come barriera verde e viva l’impeto dei venti carichi di salsedine giungenti dal mare, a beneficio delle coltivazioni nell’immediato entroterra. Pinete oggi aggredite ovunque in Salento da vari progetti volti a fare suolo libero, spazio per cementificazioni o nuove strade, e/o per farne legna facile-biomassa. Un assalto danneggia-paesaggio da fermare!”

“Urge un piano strategico di risanamento dei danni fatti dal becero pinicidio in questo ultimo decennio al Salento, – sollecitano gli ambientalisti – per quantificare l’ ordine di grandezza dei pini assassinati e sottratti al patrimonio arboreo statale regionale, sia se su suolo demaniale, che privato, per procedere alla piantumazione almeno inizialmente di un ugual numero di Pini delle medesime specie mediterranee, e quando possibile sempre nei medesimi territori grossomodo. Interventi di cui deve farsi carico la Regione Puglia, e coordinare anche oggi servendosi dei principi del suo virtuoso nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, PPTR”.

“Siamo certi – conclude il Forum Ambiente e Salute – che tutte le autorità interpellate, Ministeri, Forestale, Soprintendenza, Provincia, Regione, Comuni interpellati e tutti i Comuni Salentini interverranno celermente per fermare questo inammissibile scempio contro il paesaggio, l’ambiente e la storia del Salento, che per la sua salubrità, oggi più che mai ha bisogno del polmone verde integro dei suoi alberi purificatori ed ossigenatori dell’aria, presidio contro ogni dissesto idrogeologico con le loro radici!”