Operazione “Tramontone”: due nuovi arresti per estorsione

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Due nuovi arresti sono stati eseguiti a Taranto nell’ambito dell’operazione denominata “Tramontone”

che fece luce su una serie di danneggiamenti ed incendi avvenuti nel 2017 nei quartieri tarantini di Talsano, Lama, San Vito e nella vicina Leporano e il 14 Febbraio scorso portò in carcere 8 persone accusate di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni ai danni di imprenditori edili e commercianti.
Oggi i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del N.O.R. della Compagnia di Taranto hanno eseguito altri due provvedimenti cautelari in carcere, emessi dal GIP del Tribunale di Taranto, dr. Benedetto RUBERTO, su richiesta del Sost. Procuratore della Repubblica presso il medesimo Tribunale, dr. Remo EPIFANI, nei confronti di Arcangelo PALOMBELLA, 38enne e Giuseppe LIDDI, 32enne, entrambi pregiudicati, tarantini, già detenuti dallo scorso febbraio, ritenuti responsabili di tentata estorsione aggravata e continuata in danno di un imprenditore edile.

Attraverso gli elementi raccolti con l’ascolto della vittima, di testimoni e persone informate sui fatti oltre che con attività di osservazione, controllo e pedinamento, i militari hanno potuto ancora una volta documentare un tentativo di estorsione nei confronti di un imprenditore proveniente da fuori provincia, impegnato nella costruzione di abitazioni civili.

In particolare l’imprenditore, dopo aver ricevuto numerose chiamate anonime sul proprio cellulare nelle quali gli si imponeva di incontrare i due indagati, ha accettato un appuntamento presso il suo cantiere dove, anche alla presenza di un suo dipendente, ha ricevuto pressanti richieste e minacce finalizzate a far assumere un conoscente di PALOMBELLA E LIDDI.

In quella circostanza i due estortori dissero alla vittima di essere a conoscenza della durata dei lavori, consigliandogli di “mettersi a posto” per non subire danneggiamenti ed atti di violenza. Pochi giorni dopo, l’imprenditore, vessato dalle richieste ed intimorito dalla continua presenza dei due nei pressi del cantiere, decise di allontanarsi dallo stesso con l’intento di evitarli.
Solo quando ha appreso del loro arresto per estorsione ad altri imprenditori, l’uomo si è convinto a sporgere denuncia.

Le indagini hanno confermato quale epicentro dell’azione criminale il popolare quartiere di Tramontone della borgata Talsano di Taranto, nel quale entrambi gli arrestati sono residenti. È emerso, inoltre, che entrambi avevano anche effettuato una sommaria “stima” dei lavori che la vittima stava realizzando, valutati per un 1 milione di euro, sottintendendo così di essere a conoscenza della sua disponibilità finanziaria e dei danni che avrebbe potuto subire.

Con chiaro scopo intimidatorio avevano detto alla vittima “Tu devi lavorare qui per tre anni” intendendo che, acconsentendo alle loro richieste, l’imprenditore avrebbe affrontato con serenità il lungo periodo dei lavori di cantiere; altrettanto significatia l’espressione “tu vieni dal paese a lavorare” per evidenziare l’esistenza di una prassi in uso in zona, con implicito invito ad adeguarvisi.

Entrambi gli indagati hanno precedenti specifici; Giuseppe LIDDI avrebbe commesso i fatti durante il periodo in cui era sottoposto a Sorveglianza Speciale di P.S.. I due, con atteggiamento sfacciato e disinvolto, non hanno esitato ad incontrare il costruttore in pieno giorno ed a volto scoperto ed a formulare la richiesta estorsiva in maniera diretta e perentoria, nella certezza che la propria caratura criminale avrebbe costituito garanzia di impunità.