Operazione “Tempio di Hera”. Arrestato trafficante di reperti archeologici

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Il 18 gennaio scorso, rendendosi irreperibile, era sfuggito all’arresto disposto dal Gip del Tribunale di Crotone

, dott. Michele CIOCIOLA, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nell’ambito dell’attività investigativa convenzionalmente denominata “Tempio di Hera”. Nella giornata di ieri, Raffaele MONTICELLI, 75enne, pregiudicato tarantino, è stato rintracciato presso la propria abitazione dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale dei nuclei di Cosenza e Bari che lo hanno sottoposto agli arresti domiciliari.
In seguito alla perquisizione domiciliare, in casa del Monticelli sono stati trovati alcuni reperti archeologici, statuette di terracotta e una kylix biansata di origine greca e documentazione molto interessante ai fini investigativi.

MONTICELLI è ritenuto il punto di riferimento principale per la commercializzazione e ricettazione dei preziosi manufatti storici, con un ruolo dunque apicale nell’ambito del sodalizio criminale.

Noto trafficante nazionale ed internazionale di reperti archeologici, già perseguito in altre indagini nel corso degli anni da diverse Procure di tutta Italia (ndr. Indagini PANDORA, TERSITE, PAN, ARTEMIDE) e già condannato per associazione per delinquere dal Tribunale di Foggia e sottoposto alla misura di prevenzione della confisca di alcuni beni per un valore totale di 22 milioni di euro, tra cui di particolare rilevanza assume un appartamento all’interno di un palazzo storico del ‘500 sito a Firenze in Piazza della Signoria.

Emblematico, al fine di evidenziare la capacità finanziaria di MONTICELLI e la rilevanza economica dei suoi traffici, è l’episodio che lo vede coinvolto, nel mese di dicembre 2014, nella ricettazione di un reperto proveniente da scavo clandestino che inizialmente veniva posto in vendita a 70 mila euro e, dopo estenuanti contrattazioni, veniva acquisito da Monticelli per 33 mila euro in contanti.

MONTICELLI dovrà rispondere dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla ricerca clandestina, impossessamento e ricettazione di reparti archeologici, con il ruolo di ricettatore.