Operazione “Mela Stregata” anche in Puglia

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C’è anche la Puglia tra le regioni interessate dall’ operazione “Mela stregata” che ha portato al sequestro, su tutto il territorio nazionale, di 16 tonnellate e mezzo di pesticidi utilizzati nel settore agroalimentare ed ha accertato l’immissione in consumo di oltre 90 tonnellate di prodotti illeciti.

Le indagini, condotte dai Finanzieri del Comando Provinciale di Cagliari e dai Funzionari dell’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agro-alimentari del Mipaaf, hanno avuto origine in provincia di Cagliari e, nell’arco di alcuni mesi, si sono estese in tutta Italia. La scorsa estate sono state sequestrate oltre 70 tonnellate di prodotti nocivi, sia liquidi che solidi, contenenti il principio attivo “matrina”, spacciati per fertilizzanti, stoccati presso due magazzini ubicati rispettivamente nelle province di Cagliari e Foggia, per un valore complessivo di oltre 3,5 milioni di euro al dettaglio; due i responsabili erano stati denunciati per commercio di sostanze alimentari nocive, S.M., 68 anni di Cagliari e P.S., 49 anni, di Taviano (Le).
La campionatura e la successiva analisi dei prodotti sequestrati, effettuata presso i laboratori di analisi dell’Icqrf di Catania, ha permesso un accurato “discrimen” e l’effettiva individuazione delle merci ottenute da estratti vegetali e/o da prodotti derivanti dalla specie sophora flascens contenente “matrina”, un principio attivo ad azione neurotossica.
Una volta individuati gli acquirenti, si è, dunque, intervenuti su scala nazionale, procedendo al sequestro del prodotto risultato nocivo presso 133 esercizi commerciali (tra cui anche aziende delle province di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto) che hanno acquistato dalle società “Icas s.r.l.” di Milano e “D.I. Novas Italia” di Uta (Ca) ed immesso sul mercato prodotti denominati corroboranti e preparati biodinamici non conformi alla legislazione nazionale vigente e altamente pericolosi per la salute pubblica, quali insetticidi, fungicidi e nematocidi.
Si tratta di prodotti, sia liquidi che solidi, destinati all’agricoltura convenzionale, biologica e biodinamica, la maggior parte dei quali provenienti dalla Cina e dall’India. Essi non sono commerciabili sul territorio europeo e nazionale in quanto esplicano azione neurotossica (la stessa svolta dai più tossici fitofarmaci quali fosforganici, cloroderivanti e carbammati) e non risultano approvati e registrati secondo i rigorosi criteri della normativa europea e nazionale.