Operazione Calypso: pesanti condanne chiudono il processo alla Nuova SCU

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MESAGNE – Accogliendo quasi integralmente le richieste di pena formulate dal pm della Dda di Lecce, Alberto Santacatterina nel corso della requisitoria di febbraio, il Tribunale di Brindisi, in composizione collegiale, ha inflitto pesanti condanne a dieci delle undici persone arrestate il 29 settembre del 2010 nell’ambito dell’operazione “Calypso”. Accusati a vario titola di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata al gioco d’azzardo, al contrabbando, alla detenzione di armi oltre che naturalmente al traffico di droga sono stati condannati:
a 24 anni di reclusione, il presunto capo Daniele Vicientino,
a 1 anno e 6 mesi, per il riconoscimento della continuazione, il presunto referente di Oria, Bruno Bembi;
a 14 anni Angelo Cavallo, Gennaro Solito, ex poliziotto di Ceglie Messapica, e Giovanni Vicientino;
a 13 anni Albino Prudentino, Tiziano Maggio e Tobia Parisi
a 12 anni Nicola Nigro,
a 7 anni Maurizio Vicientino.
Nell’ambito del medesimo procedimento è stato giudicato con rito abbreviato e condannato a 8 anni l’attuale collaboratore di giustizia Ettore Penna che, con le sue dichiarazioni, ha contribuito a svelare i nuovi affari dei clan mesagnesi, con sodali in tutto il territorio provinciale, ma soprattutto a Brindisi, Ostuni, Ceglie Messapica e Francavilla Fontana
L’indagine, sfociata nel blitz del settembre 2010, fu condotta dal Ros di Lecce con i carabinieri del Nucleo investigativo provinciale. Il nuovo gruppo individuato dagli investigatori si stava progressivamente riconvertendo al controllo del giro delle scommesse online, dei videopoker e delle slot machine, un settore in cui da tempo operava la mente dell’organizzazione, il contrabbandiere internazionale ostunese Albino Prudentino di 59, arrestato a Valona dalla polizia albanese e dai carabinieri a 48 ore dall’inaugurazione di un casinò di sua proprietà.