Notte insonne per il sindaco Massafra che propone…

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Notte insonne per il sindaco Massafra dopo la seduta del consiglio comunale di ieri pomeriggio che ha sancito ormai una crisi irreversibile. Lo ha confessato su Facebook: “Non mi capitava da tempo di
rimanere sveglio tutta la notte, girandomi e rigirandomi nel letto senza riuscire a chiuder occhio…”
scrive il primo cittadino che ha poco tempo per decidere cosa fare del suo futuro politico. “Ciò che non ti fa dormire è il senso di impotenza, la propria incapacità, per quanto ti sia sforzato ed impegnato, a trovare una soluzione che salvi la vita al paziente che si è affidato alle tue cure.” – spiega ancora il sindaco-medico, paragonando la città ad un suo paziente – “In questo caso il paziente che rischia la vita è la Città; per guarire non ci vorrebbero cure complicate, basterebbe un po’ di buon senso e lavorare in equipe.”
Il sindaco, dunque, sembra tornare sui suoi passi rispetto all’agire degli ultimi mesi, perché sarebbe stata proprio la mancanza di collegialità la causa principale della crisi. (vedi intervista al consigliere Girardi)
Invece tutti vogliono imporre la propria medicina, anche quando si è già dimostrata molto tossica. E si arriva al paradosso di minacciare di votare contro i provvedimenti che i propri assessori, i propri figli in qualche caso, hanno già approvato. E’ quello che accadrebbe oggi se mi ostinassi a non cedere, a non accettare una cura che so essere sbagliata.” continua sui social il sindaco Massafra e propone… “Vogliono l’azzeramento, e azzeramento sia, a patto che si dimetta anche il Presidente del Consiglio. Altrimenti mi dimetterò io, appena iniziato il Consiglio Comunale, lasciando in carica la giunta, reintegrata dell’assessore Toma, sino alla scadenza dei 20 gg., 18 gennaio per l’esattezza, termine ultimo per trovare la quadra.”
Ma ora alcune domande sorgono spontanee…la prima è… accetteranno i dissidenti i condizionamenti posti dal sindaco? E poi perché il sindaco è così legato a Lariccia e Puglia tanto da ostinarsi a tenerli in giunta continuando a tradire la volontà popolare uscita dalle urne che i 13 consiglieri chiedono sia ripristinata ? E infine l’altra che ormai incuriosisce i cittadini: ma cosa si cela dietro al tanto sbandierato “bene per la città” perché un sindaco perda la propria dignità politica sino a questo punto?