“Nonna paga il corriere…” ma era una truffa

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I Carabinieri della Compagnia di Castellaneta, in collaborazione con i colleghi di Massafra e Pisticci, hanno colto in flagranza di reato ed arrestati per truffa in concorso, un 19enne di Napoli e un 25enne di Castellammare di Stabia (NA).

I fatti si sono svolti ieri intorno alle 13.00 a Massafra. Una 69enne del posto era stata contattata telefonicamente da un individuo il quale, presentandosi quale suo nipote, annunciava che un corriere si sarebbe recato a casa sua per consegnarli un pacco e, pertanto, la invitava a saldare il corrispettivo, atteso che si trattava di una consegna importante.

La donna, tratta in inganno dall’interlocutore, ha acconsentito alla richiesta e, dopo aver ritirato il pacco dalle mani di un presunto corriere, gli ha consegnato la somma di € 1.900,00 in contanti.

Fortunatamente, subito dopo,è sopraggiunto sul posto il figlio della vittima che, accortosi della truffa subita dall’anziana madre, immediatamente ha allertato i Carabinieri di Massafra, i quali, dopo aver ricevuto indicazioni sul veicolo utilizzato dal presunto corriere e sulle sue caratteristiche fisiche, si sono adoperati per rintracciare il giovane, intercettato poco dopo a bordo di una Fiat Punto che si stava allontanando da Massafra insieme ad un complice.

I due, alla vista dei militari, si sono dati a precipitosa fuga, e inseguiti dai Carabinieri, sono stati successivamente bloccati dai militari della Stazione di Marina di Ginosa (TA) e Pisticci, sopraggiunti in supporto ai colleghi della Stazione di Massafra, nel territorio del comune di Scanzano Jonico (MT).

Sottoposti a perquisizione, i due truffatori, sono stati trovati in possesso di tre telefoni cellulari, nonché della somma in contante di € 1.900,00, poco prima sottratta alla vittima.

Poi sono stati pertanto accompagnati presso la Compagnia CC di Castellaneta. Il 19enne è stato riconosciuto dalla vittima quale presunto “corriere” a cui aveva consegnato la somma di denaro in contante.

I due, al termine delle formalità di rito, venivano dichiarati in arresto e, su disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica di Matera, tradotti presso la Casa Circondariale della città dei Sassi.

L’autovettura in uso ai truffatori è stata sequestrata, insieme ai telefoni cellulari rinvenuti, sui quali verranno effettuati tutti gli accertamenti del caso, mentre il denaro recuperato è stato restituito all’avente diritto.