“…Noi docenti precari spostati improvvisamente da un istituto all’altro e poi buttati via”

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“Chi vi scrive è un gruppo di docenti “PRECARI” della provincia di Taranto, al quale si sono aggiunti professori di altre città. Vi scriviamo per rendervi partecipi degli innumerevoli e continui soprusi che noi insegnanti siamo costretti a subire: pacchi spostati da un istituto all’altro e improvvisamente, poi, buttati via, spesso per far posto alle nuove generazioni.”

E’ l’inizio di una lettera pervenuta alla nostra redazione che pubblichiamo integralmente per rendere l’idea del calvario di questi lavoratori precari e rendere partecipi di questo sfogo i nostri lettori:
 
“E’ una roulette russa, per anni lavori, poi ti capita il numero sbagliato e resti a casa, perdendo autostima e punti. Punti sì, perché quello del docente italiano ormai è un gioco a premi, in cui devi collezionare dei
punti per passare di livello.
“Quanti punti hai tu? Quanti ne hai presi quest’anno?”
“E fatti un CLIL…”
“Ce l’ho.”
“Anche quello spagnolo?”
“No quello no, mi manca…quanto costa?”
“Cinque, seicento euro…”
“Ohi…”
Seicento euro per il CLIL, seicento la C2, duemila l’abilitazione, ottomila quella all’estero, che ti  permette poi di passare in prima fascia e scavalcare tutti, praticamente in un colpo solo elimini docenti che lavoravano da dieci anni.
“Ma quella all’estero non era valida…”
“Ora sì…”
“Ma con riserva…”
“Intanto passi in prima fascia e lavori, poi si vede…”
Se non paghi, resti indietro.
Poi c’è da di dire che con l’abilitazione ti tocca fare pure il tirocinio.
“Ma io lavoro a scuola da quindici anni…che tirocinio devo fare?”
“Lo devi fare, lo devi fare, mica puoi continuare a insegnare senza tirocinio…”
Per non parlare poi della questione “concorsi”.
Ormai ce ne fanno fare uno all’anno.
“Eh ma io gli ultimi due li ho passati, all’orale ho preso 90!!!”
“Quindi ora sei di ruolo?”
“No, 10 anni di servizio, 200 punti totali, ma mi mancava il servizio civile universale, ti dava il bonus quello. Una mia collega, con tre anni di servizio, ce l’ha fatta grazie al servizio civile”.
“Dove si fa questo servizio civile? Quanto costa?”
“Vabbè ma, tranquilla…ti assumeranno il prossimo anno, giusto?”
“No, non sono graduatorie a scorrimento, se non rientri nei posti, ti tocca fare l’altro concorso”.
“Un altro? Il terzo…?”
“Eh…come diceva Eduardo? Gli esami non finiscono mai….”
“E le GPS? Com’è che tu stavi davanti a me e ora stai dietro?”
“Eh…alla domanda di giugno non mi son dimenticato di caricare l’ultima annualità? 12 punti in meno!!!”
“No… E ora quando te li ridanno?”
“Quando riapriranno le graduatorie, tra due anni.”
“Ma non si può fare niente? Hai parlato con un sindacalista?”
“Seee…i sindacalisti…Figurati che una mia collega si è dimentica di inserire la laurea e ora risulta “non laureata”, l’hanno cancellata dalle GPS, dopo vent’anni di servizio continuo!!!”
“No!!!!!!!”
 
Funziona così nella scuola, si parla di classi digitali, ma poi “quelli del ministero” non sono in grado di creare dei profili digitali dei tanti docenti precari italiani.
Per ogni concorso e ogni domanda ci tocca ricaricare la laurea, i vari titoli che si mangiano il nostro stipendio, le annualità di servizio, 104 altrui o personale, servizio civile universale, che se ce l’hai vale mille punti, etc….
Non si potrebbe chiedere al Ministro di poter caricare tutti i nostri TITOLI una volta sola, senza doverlo rifare poi a ogni concorso o aggiornamento delle graduatorie?
Non abbiamo capito se l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro o sulla burocrazia… 
“Non è ammesso l’errore!!!”
Cioè noi non possiamo sbagliare, loro, che poi convocano docenti deceduti “nel precariato”, possono sbagliare.
Che poi, diciamocelo chiaramente, il nostro è un gioco a premi sì, ma il premio non è che sia poi un milione di euro. Parliamo di 1600 euro netti circa, molti dei quali li spendiamo poi in 1 CLIL, B1, B2, C2 e altri MASTER, e poi…e poi logicamente ci sono le TASSE da pagare. Quindi, un gioco a perdere, per vincere cosa?
Che poi ormai siamo trattati come pecore, che quello ormai siamo, spesso insultati o picchiati dagli alunni, dai genitori, umiliati dai funzionari del provveditorato, che molte volte nemmeno rispondono alle nostre telefonate o email in cui cerchiamo di capire perché siamo stati scavalcati in graduatoria…
Ministero dell’istruzione e del merito…ma meritiamo veramente di essere trattati così?
Forse no…
Un attimo, mi chiedono dalla regia di parlare della “continuità didattica”.
“La continuità didattica? Cos’è la continuità didattica? Ah ho capito… Tipo che prendi una classe in prima e la porti fino alla quinta, fino agli esami di maturità… Cioè degli studenti che praticamente crescono con te, si abituano al tuo modo di insegnare, di interrogare, magari si affezionano pure, com’era un tempo, quando andavamo noi a scuola…
La continuità didattica? Hai capito che cos’è? Nooo…?
Si infatti parliamo di preistoria, scusa!!!“
La continuità didattica… che se qua ormai è tutto improvvisato…
E questi parlano di continuità didattica…
Però fare una nomina a un docente della durata di tre anni non sarebbe male no?
Tipo che per tre anni hai gli stessi alunni, le stesse classi…e pure per quelli del provveditorato ci sarebbe meno lavoro no? Non dovrebbero stare ogni anno dietro alle graduatorie, pubblicare i bollettini, forse potrebbero poi anche rispondere al telefono o alle email.
“Si ma è una cosa del passato dai, sei proprio boomer, noi siamo avanti: lezioni interattive, UDA, braimstorming, flipped classroom, compiti di realtà e un professore al mese, c’è italiano e storia autunnale, italiano e storia invernale, primaverile e inizio estate, matematica 1, matematica 2 e matematica 3”.
“Ma hanno fatto tutti il tirocinio?”
“No, però due erano mezzo abilitati.”
“Con CLIL o senza CLIL?”
“Avevano un CLIL, ma non originale, li hanno tolto tre punti”.

Noi docenti precari che, dopo anni di servizio, siamo quest’anno a casa causa un sistema fallace, CHIEDIAMO una maggiore trasparenza delle nomine o magari il ritorno in presenza, così possiamo sceglierci le scuole, senza che lo faccia per noi questo maledetto ALGORITMO che poi ci scavalca lasciandoci a casa.
CHIEDIAMO inoltre di essere stabilizzati secondo la legge europea e non con corsi con costi onerosi.
CHIEDIAMO infine concorsi non farlocchi e che non sia data alta percentuale di precedenza ai vari riservisti.
Chiediamo GIUSTIZIA e DEMOCRAZIA, anche perché voi poi ci CHIEDETE di insegnare ai nostri alunni il valore di queste due bellissime parole: GIUSTIZIA e DEMOCRAZIA…
E allora fateci prima riscoprire a noi il valore e il significato di queste due bellissime parole e noi, poi, lo sveleremo ai cittadini italiani di domani.
Cerchiamo di consegnare a loro un’Italia più giusta e democratica di questa.
Grazie per l’attenzione, cordiali saluti.

I docenti precari:
ZIZZO ALESSANDRO
QUARANTA PAOLA
PRANZO ILARIA
FRASCELLA MARIANNA
NATALE ROSSELLA
SALVATI ROSA
PERRUCCI SERENA
LUCCHESE ESTER
LOCOROTONDO LUCIA
GIULIANO TERESA
CAVALLO ANTONELLO
MICCOLI MARIA TERESA
SEMERARO CLAUDIA
MALVITO CARMELA
PRESAGO ROSA
LISCIO VALERIA
LOMBARDI ANTONELLA
CITO GIOVANNA
FONZONE GIULIA
SAMMARCO GRAZIA
MAIORANO VIRGINIA
RANALDI ANNA
BUCCOLIERO ELENA DANIELA
NIGRO NICOLETTA
MARCIANO ROSANNA
VALENTI STEFANIA
MY MARIA VITTORIA
CARDILLI FIORELLA
BRAICO PASQUALE
CASTRONOVI COSIMA CONCETTA
BARONE CONSUELO
PIZZA MARCO
DE FRANCO ANTONELLA
COPPOLA TERESA
SEGRETO SIMONE
PERRONE FRANCESCA
RESTA DORA
ABRUSCI MARIANNA
SAGARIA DANIELA
ARTUSO PATRIZIA
DI NOI FEDERICA