Natuzzi: sospesa la mobilità. Procedure bloccate fino alla metà di ottobre.

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Tirano un sospiro di sollievo i 1726 dipendenti degli stabilimenti di Matera e Ginosa che nel giro di pochissimi giorni avevano visto messo a rischio il loro posto di lavoro: la Natuzzi ha accettato di sospendere la procedura di mobilità. A renderlo noto è stato questa mattina il Sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti al termine della riunione cui hanno preso parte governo e pari sociali. “È stata decisa l’apertura di nuove trattative a cui prenderà parte l’esecutivo. La prossima riunione è prevista per il 15 luglio al Ministero dello Sviluppo” ed avrà lo scopo di consentire un approfondimento di carattere tecnico volto a definire la parziale riduzione del costo di produzione, l’ottimizzazione del lavoro, la riqualificazione delle linee produttive e della rete di vendita. L’azienda e il governo hanno concordato la sospensione almeno fino alla scadenza della cassa integrazione, prevista per il 16 ottobre prossimo.

”E’ indubbiamente un segnale positivo – ha affermato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola- un piccolo passo indietro che aiuta a ritrovare il dialogo con il territorio anche se oggi avremmo preferito discutere di un preciso Piano industriale e del futuro di 1726 famiglie senza questo fardello ingombrante e minaccioso di licenziamenti già annunciati e avviati. Ci auguriamo – ha proseguito Vendola – che l’azienda ora non perda altro tempo e scelga definitivamente di muoversi sul terreno della chiarezza, della trasparenza e delle corrette relazioni industriali, offrendo all’interlocuzione delle parti, il meglio delle proprie competenze”.

“È un mezzo risultato – commentano i sindacati – avevamo chiesto lo stop definitivo, ma questa sospensione ci permette di aprire un tavolo con l’azienda”.

”Abbiamo solo momentaneamente disinnescato il colpo in canna che avrebbe reso fumante la pistola in mano a Natuzzi, ma in ogni caso il solo fatto che sia stato guadagnato del tempo e che vi sarà un confronto a livello ministeriale è di per sé positivo” E’ il commento di Salvatore Bevilacqua, segretario generale della Feneal Uil di Puglia e di Bari che ha aggiunto: ”E’ chiaro che la battaglia si preannuncia lunga e senza esclusione di colpi ma sindacato e lavoratori, con il supporto delle Istituzioni, non staranno a guardare. L’ipotesi di chiusura degli insediamenti pugliesi e lucani è inaccettabile soprattutto perché è il caso di ribadire che la Natuzzi non è un’azienda in crisi, ma un’azienda che ha scelto di delocalizzare il lavoro. Ma non si capisce a che titolo – ha conclude Bevilacqua – il conto lo debbano pagare soltanto i lavoratori di casa nostra”.

“L’incontro tenutosi a Roma stamani ha marcato primi positivi risultati”. A dichiararlo è Vito Lincesso della Filca Cisl di Taranto. L’organizzazione sindacale era presente al tavolo con la propria rappresentanza nazionale, regionale e territoriale ed ha fatto rilevare tutte le incongruenze dei molteplici piani industriali presentati nel tempo dall’Azienda, compreso l’ultimo di qualche giorno fa giudicato vergognoso in quanto fa ricadere solo sui lavoratori le conseguenze di una gestione aziendale a dir poco fallimentare.
“Altro risultato conseguito – sottolinea Lincesso in una nota – è quello dell’istituzione di un tavolo tecnico per comprendere la ratio dell’ultimo piano industriale e prendere anche in esame l’Accordo di programma per il distretto del mobile imbottito del febbraio scorso, che prevede 101 milioni di euro di risorse (40 milioni messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo economico, altrettanti dalla Regione Puglia ed i restanti 21 dalla Regione Basilicata)”.
Per tirare le prime somme, lunedì prossimo 8 luglio, alle ore 14.00 la Filca Cisl a Ginosa insieme con tutte le Rsu, presso il Palazzetto dello Sport, il Sindaco di questa città che, più delle altre che ospitano gli stabilimenti Natuzzi, rischia di essere la più colpita dalle scelte aziendali, con la prevista chiusura totale delle attività che attualmente occupano 480 dipendenti.
A seguire, alle ore 17.00, la Filca Cisl parteciperà ad una assemblea pubblica.
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