Maxi operazione antimafia nel Barese: 22 arresti e 69 indagati. Video

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Un’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari ha portato all’arresto di 22 persone e all’iscrizione nel registro degli indagati di altre 69, smantellando un’organizzazione criminale radicata nel territorio. Il blitz, condotto dalla Guardia di Finanza con il supporto dell’Arma dei Carabinieri, ha svelato l’attività del clan Misceo, operante tra Noicattaro e diversi comuni limitrofi. Le indagini, condotte con intercettazioni, sequestri e testimonianze, hanno permesso di ricostruire un sistema mafioso strutturato, dedito al traffico di droga e ad altre attività illecite.

Un duro colpo alla criminalità organizzata è stato inferto dalle forze dell’ordine con una vasta operazione antimafia condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, con il supporto del Reparto Operativo Aeronavale e del Gruppo Pronto Impiego. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e autorizzata dal G.I.P. del Tribunale barese, ha portato all’arresto di 22 persone, alcune delle quali già detenute per altri reati. Complessivamente, sono 69 gli indagati per un totale di 67 capi di imputazione.

Le indagini hanno permesso di ricostruire l’attività illecita del clan Misceo, radicato a Noicattaro e attivo anche nei comuni di Gioia del Colle, Triggiano, Capurso, Bari e Fasano. Tra i reati contestati figurano associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, tentati omicidi, detenzione illegale di armi e trasferimento fraudolento di valori. Gli inquirenti hanno raccolto prove attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, dichiarazioni di collaboratori di giustizia, riprese video, servizi di pedinamento e sequestri di droga.

Secondo gli investigatori, il clan Misceo disponeva di una struttura organizzata con un’elevata capacità operativa, una “cassa comune” per finanziare le attività illecite e il mantenimento degli affiliati detenuti, oltre a una gestione imprenditoriale del traffico di droga.

L’organizzazione controllava il territorio con metodi intimidatori e gestiva il traffico di sostanze stupefacenti attraverso punti vendita operativi 24 ore su 24, situati nel centro storico di Noicattaro. La droga veniva richiesta telefonicamente e consegnata con il sistema del “cesto calato” dalle abitazioni adibite a deposito. Gli affiliati utilizzavano un linguaggio in codice per riferirsi alle sostanze stupefacenti: “bob” per la marijuana, “giubbotto della Versace” per la cocaina, “limoni” per l’hashish e “il Papa che arriva da Roma” per un grosso carico di droga.

Uno degli episodi chiave ricostruiti dagli inquirenti riguarda il conflitto tra il clan Misceo e il rivale clan Annoscia, entrambi operanti nel Barese. La contesa, scatenata dal controllo di un alloggio popolare e delle piazze di spaccio, culminò in un tentato duplice omicidio il 3 marzo 2021 nella piazza centrale di Noicattaro.

Dopo la sparatoria, sarebbe stato il boss del clan Parisi/Palermiti a intervenire per ristabilire un equilibrio mafioso, evitando che la recrudescenza della violenza attirasse maggiore attenzione delle forze dell’ordine e compromettesse i traffici illeciti.

Durante l’indagine sono stati sequestrati 5 kg di cocaina, 16 kg di hashish, 21 kg di marijuana, un’arma da fuoco con 22 proiettili e identificati cinque depositi di droga. Sette corrieri sono stati arrestati in flagranza di reato. Inoltre, sono stati acquisiti elementi probatori sul tentato omicidio di un affiliato al clan Di Cosola, avvenuto  nel 2012.

L’operazione rientra in un’ampia strategia di contrasto alla criminalità organizzata portata avanti dalla Procura della Repubblica di Bari e dalle unità specializzate della Guardia di Finanza. Negli ultimi due anni, le attività investigative hanno portato al sequestro di circa due tonnellate di stupefacenti e all’arresto di oltre 40 corrieri.