Massafra: Femminicidio. Fermato compagno della bracciante rumena

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Ha sorpreso la convivente con il suo vecchio compagno. Ha perso la testa ed ha massacrato di botte entrambi. Poi è fuggito, ma la donna poco dopo è morta per i colpi subiti.

Poi, sentendosi braccato, ha deciso di costituirsi. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto e del N.O.R. della Compagnia di Massafra hanno chiuso il cerchio delle indagini scattate dopo il ritrovamento del corpo di una bracciante rumena Violeta Marina Carabineru di 46 anni rinvenuto il 14 Luglio scorso nella sua abitazione nel centro storico di Massafra.
Per tale delitto è stato sottoposto a fermo, su disposizione della Procura della Repubblica jonica nella persona della D.ssa Maria Grazia ANASTASIA, il 40enne Gheorghe Mateiu, anche lui bracciante di nazionalità rumena, pregiudicato, compagno convivente della donna, accusato di omicidio volontario, violazione di domicilio, lesioni personali, sequestro di persona e porto e detenzione di armi.
Alla pista del delitto si è giunti gradualmente. E’ stato prima individuato il movente del delitto, poi l’autore che, inspiegabilmente si era reso irreperibile, dopo essere rientrato a Massafra dalla Romania lo scorso 9 Luglio.
Quando l’uomo ha scoperto che la sua compagna aveva riallacciato i rapporti con il suo ex, un altro bracciante agricolo di 43 anni, è piombato come una furia a casa della donna in piena notte. Ha tentato di aprire la porta, ma non è riuscito perché era chiusa con la chiave inserita nella toppa. Ha rotto il vetro di una finestra ed è entrato sorprendendo i due. Li ha aggrediti con calci e pugni e con la staffa metallica della parabola, procurando varie lesioni all’uomo, tramortito dai colpi, ed alla donna che, a seguito delle lesioni riportate, è deceduta poco dopo. A quel punto il rumeno, dopo essersi intrattenuto nell’abitazione ed aver finanche legato il rivale, si sarebbe allontanato in treno dapprima alla volta di Bari e poi a Roma. Dopo aver venduto il proprio telefono cellulare, si è disfatto di alcuni indumenti, successivamente rinvenuti dai militari, avrebbe poi contattato propri connazionali a Massafra per cercare di capire cosa stesse accadendo quindi ha deciso di presentarsi presso un posto di polizia di Roma, fornendo una versione degli eventi intesa a ridimensionare il violento pestaggio inferto ai due ed in dettaglio indicando che alla donna si era limitato a dare “due schiaffi”. Raggiunto dai Carabinieri di Taranto, l’uomo è stato condotto presso il Comando Provinciale jonico ove, in presenza del suo legale, ha confermato la violenta aggressione, precisando che non intendeva uccidere.
Abitazione Carabineru