Martina Franca: Avrebbero truffato un anziano, arrestate quattro persone tra cui un carabiniere e un avvocato

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Sono accusati di circonvenzione di incapace, violenza privata, infedele patrocinio, autoriciclaggio, riciclaggio, peculato e truffa aggravata le quattro persone raggiunte nelle prime ore della mattina dai Carabinieri per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini

Preliminari presso il Tribunale di Taranto Alessandra Romano su richiesta del pubblico ministero Marzia Castiglia. Tra gli indagati ci sono un carabiniere in servizio presso la stazione di Martina Franca e un avvocato del foro di Taranto. 

Le indagini, coordinate dalla Procura di Taranto e delegate ai Carabinieri della locale sezione di polizia giudiziaria, hanno rivelato che il carabiniere Antonio Spinelli, in servizio presso la stazione di Martina Franca, avrebbe approfittato delle condizioni fisiche e psichiche di un anziano ultraottantenne, residente in una zona rurale di Martina Franca e privo di parenti o altri affetti. Avrebbe indotto l’anziano a versare sul proprio conto corrente, cointestato alla moglie, la somma di 184.000 euro. Gran parte di questo denaro, anziché essere utilizzato per il sostentamento e le cure dell’anziano, sarebbe stata spesa per soddisfare esigenze personali della coppia, come l’estinzione di un mutuo, il pagamento di finanziamenti vari e l’acquisto di beni mobili e immobili. Una parte del denaro sarebbe stata trasferita su conti intestati alla moglie del carabiniere per ostacolare l’identificazione della provenienza illecita.

Il presunto raggiro nei confronti dell’anziano, deceduto durante le indagini in stato di completa indigenza, sarebbe stato orchestrato con l’ausilio dell’avvocato martinese Fernando Rinaldi, che in passato aveva assistito l’anziano in una controversia civile e successivamente era entrato in conflitto con lui per ragioni professionali. Un’altra persona, legata da rapporti di conoscenza e frequentazione sia con la vittima che con gli altri indagati, avrebbe contribuito a depistare le indagini formando falsi elementi di prova.

Le investigazioni hanno, inoltre,  documentato che il carabiniere utilizzava impropriamente l’auto di servizio per scopi personali e acquisito elementi indiziari su un ulteriore episodio di truffa, messo in atto da lui e dalla moglie a danno di un’altra coppia di anziani. Approfittando della fragilità delle vittime, la coppia avrebbe carpito la loro fiducia e, prospettando un falso stato di disagio economico, avrebbe indotto gli anziani a farsi accreditare 20.000 euro tramite bonifico bancario su un conto a loro disposizione.

Oltre agli arresti domiciliari dei quattro indagati, è stato disposto il sequestro preventivo di una somma superiore a 200.000 euro, corrispondente al profitto delle operazioni fraudolente commesse a danno delle persone offese. Le indagini patrimoniali sono state eseguite dalla Guardia di Finanza – Nucleo di Polizia Economico e Finanziaria di Taranto.

L’Arma dei Carabinieri, cui sono state delegate le indagini svolte con il massimo scrupolo e meticolosità, avvierà immediatamente le procedure interne per la valutazione amministrativa dei fatti, compresa la sussistenza delle condizioni per l’adozione di provvedimenti di natura disciplinare.