Il mare “vomita” la plastica…in sei ripuliscono la spiaggia. Ma la situazione è ancora drammatica

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La mareggiata dei giorni scorsi ha riportato sulle spiagge tutti i rifiuti di plastica che erano finiti in mare. E’ la località di Borraco nella Marina di Manduria, dove il mare ha vomitato, sulla spiaggia e sulle dune, una quantità impressionante di plastica. Un quadro desolante e drammatico si è presentato agli occhi di quanti si erano recati a fare una semplice passeggiata per godere della bellezza del paesaggio. Passeggiata che si è trasformata in voglia di raccogliere tutti i rifiuti prima che il vento di tramontana riportasse tutto al largo. “Si prova davvero un senso di rabbia immenso davanti a questo spettacolo. Siamo delle bestie. Anche se lo sconforto e il senso di impotenza prende il sopravvento…non mollare mai.” scrive Michele uno dei promotori dell’iniziativa spontanea.
L’appello è stato prontamente accolto da Nella, Laura, Flavia, Myriam ed Alessio. In poco meno di due ore hanno raccolto ben 13 bustoni di plastica ma il quadro è davvero desolante per questo invitano altri a seguirli, in questa “buona azione” verso il mare: “Cortesemente non c’è tempo da perdere. La situazione è catastrofica, perché la plastica ancora presente è tantissima. Finché regge il vento di scirocco la plastica resta sulla spiaggia ed è possibile raccoglierla. Con la tramontana, ciò che resta, tornerà in mare.” – E’ l’appello di Michele che su Fb ha postato le foto della spiaggia sporcata dalla plastica – “Forza uomini, donne e ragazzi di buona volontà, se siamo in tanti facciamo prima e facciamo tutto.”
Mi rivolgo pertanto alle anime sensibili, a quelli che: “GIÙ LE MANI DAL NOSTRO MARE” – “IL MARE NON SI TOCCA” – “NO LA MERDA NEL MARE”, “LASCIAMO UN MARE PULITO AI NOSTRI FIGLI. Così come il mare è di tutti, lo è anche la munnezza. La munnezza, non ha colore, non ha orientamento politico, non ha religione e non ha casta. La munnezza è patrimonio dell’umanità, per cui tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo per raccoglierla.
Bisogna fare in fretta. Il tempo stringe. Bisogna rimboccarsi le maniche. Il mare ci ha vomitato tutto addosso, ora tocca a noi ripulire. Basta solo un bustone, – conclude il suo appello – un paio di guanti e buona volontà.”