Marcegaglia. Uil Puglia chiede intervento deciso e immediato: Regione fissi incontro su azienda

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Bari – Solidarietà ai tanti lavoratori in stato di agitazione permanente nello stabilimento della Marcegaglia di Taranto è stata espressa dal segretario generale della Uil di Puglia, Aldo Pugliese confermando la disponibilità a mettere in campo ogni iniziativa possibile per preservare i posti di lavoro. In seguito alla decisione della società di cessare le attività, con la conseguente chiusura, dal prossimo 31 dicembre, Pugliese esorta la “Regione Puglia a fissare quanto prima un incontro, ponendo all’ordine del giorno la questione Marcegaglia e chiedendo all’azienda di ritirare il provvedimento, che porterà alla perdita di 250 posti di lavoro”. “Il nostro territorio – aggiunge – non può essere preso in giro costantemente da chi crede di poter realizzare affari milionari e di poter poi abbandonare il campo deserto a proprio piacimento. Quanto annunciato da Marcegaglia – sottolinea Pugliese – è a dir poco sconcertante: la logica del ‘ mordi e fuggi ‘ non può essere più accettata passivamente o si decreterà la morte del sistema economico e produttivo pugliese”. Pugliese invita la Regione Puglia a “verificare i finanziamenti dello Stato e regionali ricevuti da Marcegaglia in questi anni e tutti gli interessi del gruppo sul territorio pugliese, a partire da quelli riguardanti i rifiuti con i quali viene prodotta energia elettrica. E, come se non bastasse, è l’unica realtà regionale che – evidenzia – in aggiunta ai rifiuti utilizza anche il combustibile da rifiuti, in quanto rifiutato da tutti. Marcegaglia – ricorda Pugliese – sbarcò in Puglia, per operare nel capannone Belleli, nel 2002 e da allora ha munto la mucca al massimo, fino a riconvertirsi per il fotovoltaico nel 2011”. “Ora, improvvisamente, dice addio, – prosegue Pugliese – conferendo l’ennesima mazzata a un tessuto economico-occupazionale già in ginocchio. Come nel caso della Vestas occorre un intervento deciso e immediato”.
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