Manduria: “…ubicazione sede Uffici del Giudice di pace a scuola è inopportuna”

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Si registrano sviluppi all’indomani della clamorosa protesta dei genitori dell’IC Don Bosco di Manduria che ha
richiamato l’attenzione dei media. Ora non sono solo i genitori a dire di No all’ubicazione del Giudice di pace presso un istituto scolastico. Lo dice chiaramente, in una lettera inviata ieri al Sindaco di Manduria, anche ilPresidente Vicario del Tribunale nonché coordinatore del Giudice di Pace Dr. Pietro Genoviva. Nella lettera si fa riferimento ad una precedente nota dell’11 ottobre scorso trasmessa dal Giudice di Pace di Manduria in risposta all’ultima proposta avanzata dal Sindaco. In definitiva il dott. Massafra chiedeva la conferma sulla possibilità di condivisione dei locali di Via Santo Stasi tra i due Uffici (la struttura è in parte occupata dall’Ufficio di Collocamento) con l’utilizzo da parte dell’Ufficio del Giudice di pace due o tre stanze. Così formulata la proposta è stata naturalmente irricevibile considerato poi che durante il sopralluogo effettuato per visionare i locali le parti avevano espresso parere favorevole su un numero minimo di 5 stanze e con la necessità di eseguire la divisione degli Uffici per renderli autonomi. Un problema quello della sede degli uffici giudiziari che attualmente, dunque, resta irrisolto perché il dr Genoviva concordando con il parere negativo già espresso dal Giudice di Pace di Manduria aggiunge anche che la proposta di utilizzare la Palazzina 1 della scuola è una soluzione inopportuna. Il Presidente Vicario del Tribunale ricorda, inoltre, uno dei requisiti indispensabili dell’eventuale nuova sede dell’Ufficio giudiziario che è il cablaggio che garantisce l’accesso alla rete informatica giudiziaria ed il conseguente funzionamento degli applicativi, nonché i collegamenti a internet e posta elettronica. Le eventuali spese per l’adeguamento ai requisiti informatici necessari è – precisa in conclusione – a carico dell’Amministrazione locale che ha deciso il trasferimento.

Intanto proprio ieri il sindaco evidentemente “seccato” da tutti questi impedimenti ha convocato per lunedì 24
ottobre un sopralluogo presso l’Ufficio di Collocamento per la definizione del trasferimento in quella sede. Si
spiegano così anche le conclusioni del sindaco che annunciava in caso di mancato accordo il definitivo accantonamento del trasferimento.

I genitori della Don Bosco che, forse ora potranno tirare un sospiro di sollievo, avevano già deciso comunque di
convocare tutti i consiglieri comunali di Manduria per chiedere un loro sostegno contro l’assurda decisione che il
sindaco si ostinava a prendere prima di ricevere il parere del Dr. Genoviva.

Preoccupata per come si sta evolvendo la vicenda l’Associazione Forense Messapica di Manduria ha diramato una
nota in cui invita la politica a tenere lontana ogni strumentalizzazione su un argomento così importante.
L’Associazione che da sempre si è battuta per mantenere questo importante servizio a Manduria «ritiene che il
tempo a disposizione del Comune di Manduria sia ridotto, considerato che a novembre sarebbe prevista la dazione
dell’immobile proprio allo Stato Centrale. Il Giudice di Pace – prosegue – non deve essere il capro espiatorio delle beghe politiche; il senso civico, la buona e spassionata amministrazione della res publica dovrebbe consigliare maggiore prudenza a tutte le forze politiche in campo, tenendo a mente che il presidio di giustizia svolge un pubblico servizio che non può e non deve essere interrotto, oltre che a dare positiva immagine alla cittadina manduriana. Chi lo farà, dovrà darne conto (ora e in futuro). Nel concreto, Associazione Forense Messapica ritiene imprescindibile che il Comune di Manduria, giovandosi se del caso della collaborazione dei Comuni di Avetrana, Maruggio e Sava che costituiscono il Consorzio, individui una volta per tutte e con autorevolezza una sede e, concretamente, ponga in essere tutti gli atti necessari ad operare il trasferimento dell’Ufficio, senza che sia penalizzata l’attività giudiziaria e la comunità tutta.

don bosco uffgiupace