Ecotassa. M5S: A Manduria troppi ritardi per evitare aggravi fiscali

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Manduria – Manca meno di un mese alla scadenza imposta dalla Regione per evitare l’applicazione dell’ecotassa a quei Comuni che non abbiano raggiunto un livello di raccolta differenziata pari al 30%

o non abbiano registrato un incremento di almeno il 5%.
A ricordarlo è il M5S – Meetup di Manduria sottolineando che “la raccolta differenziata spinta sia inderogabile come buona pratica per evitare il raddoppio di discariche o apertura di nuove. Tale iniziativa è da intraprendere nel più breve tempo possibile per evitare conseguenze economiche nefaste sulla popolazione locale .
Chiarimenti circa le prospettive riguardo alla raccolta differenziata erano stati richiesti già due mesi fa dai rappresentanti pentastellati manduriani che avevano chiesto anche di sapere dove l’Amministrazione comunale preveda di poter smaltire i rifiuti dell’ambito territoriale di cui Manduria fa parte, in maniera da evitare sia il raddoppio della discarica esistente, sia la costruzione di alternative altrettanto incompatibili con la salvaguardia dell’ambiente. “A noi sembra – afferma il M5S – che avanzare ipotesi di realizzazione di strutture di produzione di biogas e termovalorizzatori, sia un modo più edulcorato per non pronunciare termini più realistici e di forte impatto sull’opinione pubblica, quali inceneritori”.
Inoltre i pentastellati avevano proposto, con atto protocollato, l’impegno all’adozione di strumenti, procedure e sistemi di controllo, che garantissero un uso razionale ed efficiente delle risorse e una gestione dei rifiuti ispirata ai principi di prevenzione, riutilizzo e riciclo dei materiali.
“L’Amministrazione – per il Movimento – ha solo saputo accordare alla società che gestisce la raccolta dei rifiuti (in assenza ancora di una gara effettiva) un aumento di compenso per l’attuazione della raccolta differenziata che risulta pertanto tardivo e privo di un piano organico di intervento.
Il M5S ritiene che “per il raggiungimento di un livello di raccolta differenziata che ha un significato sia economico/finanziario per le famiglie di Manduria, sia di civiltà e sostenibilità ambientale, basterebbe copiare, senza andare molto lontano, gli esempi di paesi a noi vicini come Sava (che ha raggiunto il 77% di raccolta differenziata nei primi sei mesi 2013), San Marzano di San Giuseppe, Lizzano, che hanno iniziato ad attuare la raccolta differenziata “spinta”, o seguire l’esempio di Monteparano che ha raggiunto livelli di raccolta differenziata superiori al 70% già da parecchi anni”.

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