Manduria: si spaccia per agente segreto e offre posti di lavoro in cambio di denaro, arrestato

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Con l’accusa di truffa aggravata e millantato credito è stato arrestato dagli Agenti del Commissariato di Manduria il pregiudicato

ROSITO

51 enne Mario Rosito. L’uomo raccontava di essere un agente segreto giunto a Manduria per seguire un’importante indagine sulla  criminalità locale ma anche di essere in grado, in cambio di un piccolo compenso di trovare posti di lavoro. Una vera e propria manna dal cielo in questo periodo di crisi: così avrà pensato una donna 40 enne a cui l’uomo aveva promesso dietro la modica cifra di 450 euro di farla assumere presso la Regione Puglia. Per rendere credibile la sua “storia” l’uomo si era anche fatto consegnare dalla vittima una contravvenzione al c.d.s. millantando conoscenze tali da farla annullare. La donna dopo le prime rate , insospettita dal comportamento del truffatore, si è rivolta agli Agenti del Commissariato, che dopo aver appreso la notizia hanno predisposto un servizio di appostamento presso l’abitazione di Rosito, luogo dell’incontro per la consegna di altri 180 euro come ultima rata di quanto richiesto. Nei momenti successivi alla consegna della somma, i poliziotti hanno fatto irruzione all’interno dell’appartamento di Rosito, cogliendo così l’uomo in flagrante, in possesso delle banconote consegnate dalla 40enne e preventivamente fotocopiate dai poliziotti.

Dai primi accertamenti, all’interno dell’abitazione dell’uomo, tratto in arresto, gli agenti hanno rinvenuto oltre alla  documentazione che comprovava quanto dichiarato dalla vittima, anche altri documenti d’interesse investigativo in quanto probabilmente usati per altre truffe architettate dal falso Agente segreto.

Rosito è stato accompagnato presso gli Uffici del locale Commissariato e dopo le formalità di rito tratto in arresto ed accompagnato successivamente presso la Casa Circondariale del capoluogo.

Tra le sue mire anche vittime eccellenti: in passato Rosito era già stato condannato per avere cercato di estorcere 70 mln all’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, in cambio di un finto dossier che lo avrebbe danneggiato politicamente.