Manduria. Rifiuti: per i Verdi l’inceneritore non è la soluzione

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Gli inceneritori sono una tecnologia ampiamente superata e fortemente contestata, in quanto la loro presunta sicurezza è stata smentita dai fatti. Basta verificare non solo ciò che cosa succede ad Acerra in questi giorni e ciò che è stato testimoniato dai parlamentari M5S recatisi in visita presso quella struttura, ma anche che cosa ha documentato l’ARPA di Brescia a proposito delle emissioni di diossina in atmosfera dall’inceneritore di quella città, contrabbandato sinora come esempio di tecnologia ultra sicura: l’aria di Brescia è la più inquinata d’Italia.
E’ la risposta dei Verdi di Manduria all’ambientalismo a corrente alternata del Sindaco Massafra che “lo induce, nello stesso momento in cui denuncia, in atti pubblici, il possibile rischio ambientale dovuto alla presenza di due discariche, traendone motivo per non autorizzare ulteriore conferimento di rifiuti presso ManduriAmbiente, a rimpiangere – dicono i Verdi – la mancata realizzazione di un inceneritore a Manduria, che, a suo dire, avrebbe risolto il problema alla radice, procurando nel contempo cospicui introiti alla nostra dissestata città.

“Gli inceneritori – ribbattono i Verdi – sono dei veri e propri impianti industriali che per essere in attivo devono lavorare a pieno regime, quindi “chiamano” la spazzatura, perché più bruciano più fanno guadagnare chi li gestisce.”
“E’ vero che i rifiuti possono diventare una risorsa, ma non nel senso in cui la intende il Sindaco Massafra, – affermano ancora evidenziando che – ben altre sono le pratiche virtuose e i Comuni che vanno elogiati per i metodi con cui hanno risolto il problema dello smaltimento, attraverso la riduzione, il riuso, il riciclo e la raccolta differenziata spinta, conseguendo significativi vantaggi economici senza mettere in pericolo la salute dei cittadini.”
Per risolvere il problema rifiuti secondo i Verdi non si deve inventare nulla: basta copiare da chi è più avanti: sono ormai centinaia nel mondo e decine in Italia, capofila Capannori (LU), i Comuni che hanno intrapreso la strategia detta “Zero rifiuti”, il cui ideatore, il Prof. Paul Connet, partecipò a Manduria nel 2006 ad un’ affollata conferenza nel salone comunale, intitolata significativamente ”Obiettivo rifiuti zero”, ed illustrò con dovizia di particolari e di documentazione come si potesse e dovesse attuare tale strategia.
“Dove erano allora sindaci e futuri sindaci, amministratori e futuri amministratori, di Manduria e dintorni? – si chiedono i Verdi che proseguono ricordando le loro azioni – Nel settembre del 2008, in occasione della nostra “ Festa del Sole che ride”, in Piazza Garibaldi, l’ing. Matteucci, dirigente di un’azienda italiana leader nella gestione virtuosa dei rifiuti ( 80% di differenziata), nonché responsabile del programma di raccolta di Capannori, ci fornì tutti i dati e gli “step” da seguire: anche allora i suddetti amministratori erano distratti? Nel 2010 al Sindaco Tommasino, e successivamente al Commissario Prefettizio, abbiamo fornito un pro-memoria contenente in sintesi le indicazioni e gli esempi da seguire per giungere ad una soluzione definitiva del problema dei rifiuti. Dubitiamo che qualcuno lo abbia letto.”
“Oggi, – concludono – quando la situazione è divenuta esplosiva, il meglio che ci viene proposto è l’incenerimento? Decisamente, l’innovazione non è di casa a Manduria.”

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