Manduria. Rientrata l’emergenza, al Giannuzzi saranno riattivati reparti e servizi sanitari

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Il Sindaco di Manduria Gregorio Pecoraro, nel corso dell’ultimo consiglio comunale ha fatto il punto sull’ emergenza sanitaria e sulla riapertura dei reparti e servizi sanitari presso l’ospedale di Manduria.

“Come sappiamo – ha detto il sindaco Pecoraro –  il mese di maggio ha evidenziato un decremento della diffusione del coronavirus molto marcato anche per  il numero di cittadini vaccinati. Tale situazione è risultata subito evidente anche a Manduria tant’è che al 15 di maggio il numero dei positivi sono passati a 100 rispetto ai 294 dei primi di maggio.

Sulla base di questi dati ho subito chiesto un incontro all’ avv. Stefano Rossi direttore generale dell’ASL per parlare della situazione pandemica e del futuro dell’ospedale di Manduria in considerazione di quanto si era detto e promesso al tempo della trasformazione in ospedale covid in termini anche di personale sanitario, e in particolare medico, ribadendo ancora una volta  l’importanza dell’ ospedale per il territorio”.

“L’incontro – ha riferito il sindaco di Manduria –  si è svolto a Taranto presso la Direzione Generale alle 15 del 18 maggio ultimo scorso. In quella sede il direttore generale ha confermato che alla luce del rallentamento della pandemia e della consistente campagna vaccinale, sicuramente saranno riattivati tutti i reparti e servizi sanitari sospesi nel corso della pandemia. Successivamente a tale incontro e insieme ad alcuni sindaci dei comuni vicini, abbiamo chiesto al sindaco Melucci la convocazione della Conferenza dei Sindaci della provincia alla presenza anche dell’assessore Lopalco e  dei consiglieri regionali della provincia jonica.

Prima della Conferenza dei Sindaci vi è stato un incontro informale presso il Comune di Torricella con il consigliere regionale Mauro Vizzino, presidente della Commissione Sanità e i sindaci Schifone, Longo, Doria, Fischetti, Pecoraro e il consigliere comunale Roberto Puglia. Assenti giustificati il sindaco Iaia e il vicesindaco di Avetrana Alessandro Scarciglia. Doveva partecipare anche il consigliere regionale Renato Perrini ma  impegni istituzionali lo hanno impedito.

In quella sede tutti abbiamo ribadito la riattivazione dell’ospedale  coi suoi reparti e servizi oltre alla necessità per il territorio  di mantenere tale struttura. Anche in questa sede il consigliere Vizzino ha confermato che, sentito il dottor Montanaro del Dipartimento, e l’ avvocato Rossi, entrambi hanno confermato la riapertura graduale dell’ ospedale di Manduria. Infine in data 31 maggio si è svolta la conferenza dei sindaci con la partecipazione dell’assessore Regionale Lopalco e del direttore generale Stefano Rossi,  Gregorio Colacicco,  Michele Conversano e numerosi sindaci soprattutto della zona orientale della provincia, tipo vice sindaco di Avetrana,  sindaco di Maruggio, Sava, Torricella, Lizzano e  Manduria”.

“Abbiamo tutti insieme sottolineato il grande impegno di tutto il personale, sanitario e non, impegnato da ottobre scorso ed ancora oggi a fronteggiare la pandemia. I Sindaci al  tempo hanno responsabilmente accettato le scelte fatte dalla regione Puglia nel destinare a  ospedale covid quello di Manduria anche alla luce dei forti disagi subiti dalla popolazione per l’assistenza sanitaria, chiusura dei reparti,  interruzione o  trasferimento di servizi di oncologia e  oculistica. Nonostante ciò abbiamo sempre pensato, sostenuto e richiesto che detta trasformazione doveva essere una opportunità per il lancio dell’ospedale e del suo territori.

Come  anche siamo convinti che alla luce dell’emergenza sanitaria sono importanti strutture sanitarie di prossimità  come  è importante la presenza dell’ospedale di Manduria per il territorio e per la carenza di collegamenti con Taranto, Brindisi e Lecce.

Ora sulla base della nota del 19 maggio ultimo scorso il dipartimento della salute della Regione Puglia ha disposto che a far data dal 24 dicembre 2021 l’avvio del processo di riconversione dei letto dedicati al  covid e non già aggiuntivi, secondo le modalità che saranno contenute in appositi provvedimenti in fase di adozione da parte della Giunta regionale. E preoccupati del fatto che l’ospedale di Manduria non sia citato nella delibera la richiesta di tutti è stata il ritorno dell’ospedale completamente non covid, la riattivazione di tutti i reparti negli stessi locali, azzerare le liste di attesa per l’assistenza,  il ripristino dei  servizi sanitari sospesi (oncologia, oculistica e quant’altro), l’incremento di tutto il personale sanitario e soprattutto nuovi medici.

Per noi sindaci – abbiamo sottolineato – è importante e  necessario conoscere preventivamente tutte le fasi del ritorno alla normalità. Abbiamo sottolineato ancora una volta  l’importanza e la necessità dell’ospedale. Saremo vigili affinché torni alla normalità e  sia riferimento di un territorio che comprende anche centri della Provincia di Brindisi.

La nostra  popolazione vive, alla luce di passati anche recenti, il complesso di inferiorità rispetto ad altre realtà che vantano presenze politiche di peso.

“Sia Lopalco che il direttore – ha sottolineato Pecoraro –  hanno assicurato il ripristino dei reparti e dei servizi gradualmente e  la riduzione delle liste di attesa. Nello stesso tempo si prevede il mantenimento di 15 posti letto come paracadute nel caso di una ripresa della pandemia.  Il mantenimento di tali posti letto sono previsti in tutti gli ospedali.

Inoltre noi sindaci abbiamo chiesto di rivedere la decisione di somministrare la seconda dose vaccino presso le Porte dello Jonio perché crea disagio, soprattutto alle persone anziane.  Hanno confermato comunque che la campagna vaccinale procede speditamente. È partita anche la vaccinazione degli studenti maturandi e l’accesso alle sedi vaccinali sarà programmata dalle Asl e comunicata agli stessi Istituti. E’ attiva la possibilità per le aziende di aderire alla campagna vaccinale neo luoghi di lavoro. Le aziende devono compilare un modulo ed inviarlo all’Asl con la dichiarazione del medico aziendale.  Con l’approssimarsi della stagione estiva e la presenza nella nostra regione di turisti, il Dipartimento sta pensando una serie di interventi  per garantire la sicurezza sanitaria lungo le zone marine”.