Manduria. Regole alla movida per il vivere civile

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Coniugare le esigenze degli operatori che gestiscono locali pubblici, dei loro frequentatori e dei residenti nel centro storico e, più in generale, per tutelare l’ordine pubblico, il decoro urbano e la salute pubblica. Sono queste le ragioni che hanno

spinto il Sindaco di Manduria Gregorio Pecoraro ad emanare un’ordinanza con la quale vengono fissati regole e divieti da rispettare per una maggiore vivibilità.

L’ordinanza risponde alle numerose segnalazioni di cittadini, anche riuniti in comitati spontanei, secondo cui la sicurezza e il decoro urbano sono notevolmente messi a rischio da comportamenti incivili, in varie zone del centro abitato e prevalentemente nelle ore notturne,  con atti quali l’ espletamento di bisogni fisiologici e vomito per le vie cittadine, disturbo alla tranquillità e al riposo delle persone, schiamazzi, consumazione di cibo per strada e nelle piazzette con abbandono di rifiuti.

Sono stati dunque ridefiniti gli orari di chiusura notturna dei locali pubblici che effettuano somministrazione di alimenti e bevande, regolamentate le emissioni acustiche e esortati i gestori a forme di collaborazione sull’ordinata fruizione degli spazi adiacenti i propri locali, al fine anche di garantire il diritto al riposo delle persone.

Il provvedimento è stato adottato dopo un’attenta valutazione delle “esigenze dei commercianti del settore, dei giovani e degli avventori che abitualmente frequentano i luoghi della “Movida” con lo scopo sia di favorire l’ordinato svolgimento delle attività di divertimento e di aggregazione sociale, come pure le iniziative economiche di settore, che di assicurare la qualità della vita urbana, le esigenze di igiene e la quiete pubblica, quali diritti individuali e di interesse collettivo”.

Si è intervenuti per conciliare (è spiegato nel documento) la vocazione turistica della città con la sua fortissima vocazione agricola che prevede orari di lavoro molto sacrificanti che inducono gli operatori a svegliarsi anche alle ore 03.00 del mattino.

L’ordinanza impone con effetto immediato ai titolari degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nel centro storico e zone limitrofe:

la chiusura delle attività  dalle ore 01:00 di tutti i giorni alle ore 03:30 (salvo apposite deroghe in occasione di manifestazioni autorizzate al pubblico spettacolo);

il divieto di somministrazione in contenitori di vetro e lattine “per il consumo in piedi” all’interno del locale, delle sue pertinenze e/o nelle immediate adiacenze;

il divieto di vendita di bevande superalcoliche da asporto dalle ore 24:00;

il divieto di vendita di bevande alcoliche da asporto in contenitori di vetro e/o lattine delle ore 24:00;

il divieto di somministrazione di alcolici e superalcolici ai minori di 18 anni e a soggetti in stato di alterazione psicofisica.

la cessazione della diffusione di musica e canti, ove autorizzati, a qualsiasi titolo esercitati nel locale e/o nelle sue pertinenze durante il periodo invernale entro le ore 22,00 nei giorni feriali, entro le ore 23,00 nei giorni prefestivi e festivi; durante il periodo estivo entro le ore 23,00 nei giorni feriali, entro le ore 24,00 nei giorni prefestivi e festivi, fermo restando l’obbligo del rispetto delle norme nazionali e regionali sulle emissioni sonore (nel valore limite assoluto di immissione per l’ambiente pari a 40 dB) e che la diffusione sonora in nessuno caso dovrà arrecare disturbo al riposo delle persone;

è vietato effettuare diffusione sonora musicale oltre gli orari indicati e sino alle ore 08,00 del giorno successivo;

Il medesimo divieto si applica alla attività di intrattenimento musicale con l’impiego di impianti elettroacustici di amplificazione e diffusione musicale svolta all’interno del pubblico esercizio di somministrazione, di circoli privati, attività commerciali, attività artigianali; se necessario i titolari delle attività dovranno insonorizzare il locale.

Per la diffusione sonora e musicale all’esterno, su aree pubbliche e private, i titolari dovranno dotarsi della relazione previsionale di impatto acustico previsto dalla Legge.

Le attività di diffusione sonora con impianti di amplificazione, sia all’interno dei locali che nelle aree esterne – pubbliche e private – sono in ogni caso soggette a comunicazione al Comune di Manduria.

Gli esercenti le attività di somministrazione di alimenti e bevande dovranno inoltre vigilare, sia all’interno che all’esterno del locale, che gli avventori tengano comportamenti che non disturbino, mediante urla, schiamazzi o rumori, o abusando di strumenti sonori, la quiete pubblica e il riposo delle persone; vigilare ed evitare, adottando opportune cautele, che durante le attività di chiusura e pulizia notturna gli avventori permangano nelle aree di pertinenza;  vigilare che all’esterno gli avventori non tengano comportamenti che contrastino con le norme igieniche e di tutela dell’ambiente del decoro urbano e del vivere civile;  esporre l’ordinanza in modo ben visibile ai fruitori del locale.

 Ai frequentatori dei locali è vietato: gettare o abbandonare per terra qualsiasi tipo di rifiuti; imbrattare i muri e gli edifici  pubblici e privati o  compiere atti vandalici; compiere  tutti gli atti e i comportamenti, anche dovuti all’uso dell’alcol, come alterchi, schiamazzi, molestia; bivaccare o usare i luoghi e gli spazi pubblici e privati come siti di deiezione;  consumare bevande alcoliche lontano dai locali pubblici;  stazionare dinanzi alle residenze private ostacolandovi l’ingresso;  sostare per consumare bevande o cibo, banchettando e abbandonando ogni minimo rifiuto per le strade; emettere suoni disturbanti, grida, urli, uso di strumenti e/o apparecchiature, segnalazioni acustiche di auto oltre i limiti della normale tollerabilità.

Per il mancato rispetto di quanto previsto dall’ordinanza sono fissate, a seconda dei casi, sanzioni pecuniarie o amministrative per importi che vanno da un minimo di 50 € a un massimo di 600 €.