Manduria: presentato il restauro eseguito sul dipinto “Ultima cena”, collocato nell’ex refettorio del Convento di San Francesco

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Dopo la mostra di paramenti sacri e il ciclo di conferenze dello scorso maggio, continuano a Manduria le celebrazioni relative al 550° anniversario della fondazione del Convento di San Francesco.

Ieri un altro evento d’eccezione ha animato la comunità francescana manduriana: la presentazione del restauro eseguito sul dipinto “Ultima cena”, collocato nell’ex refettorio del Convento, a firma del noto pittore locale Diego Oronzo Bianco.


L’iniziativa, alla presenza dell’on. Dario Iaia, del consigliere provinciale Roberto Puglia, del sindaco di Manduria Gregorio Pecoraro e parte della Giunta comunale si è tenuta nella suggestiva cornice del chiostro francescano.


In un’atmosfera di spiritualità semplice e autentica, – scrive Archeo Club di Manduria – il pubblico presente ieri sera ha ascoltato con grande interesse gli interventi della dott.ssa Angela Maria Primicerj e della dott.ssa Francesca Marzano. Dopo i saluti e i ringraziamenti di padre Cosimo Pro, frate guardiano della chiesa di San Francesco, alle autorità politiche presenti e ai funzionari della Soprintendenza, la dott.ssa Primicerj ha relazionato su “Una famiglia di pittori di Manduria: i Bianchi”, il cui capostipite Gaetano, proveniente da Melpignano, si trasferì a Manduria verso la fine del Seicento.
La dott.ssa Marzano, restauratrice del dipinto insieme al dott. Vincenzo Caiulo, ha illustrato le forti criticità che il dipinto presentava in vari punti e le soluzioni di volta in volta adottate per giungere  all’eccellente risultato finale.
Sono seguiti gli interventi dei funzionari della Soprintendenza, dott.ssa Paolillo e dott. Raguso, che hanno sottolineato l’importanza della collaborazione e della sensibilità di tutti i cittadini verso i beni culturali, tesori di cui Manduria è particolarmente ricca.
A conclusione della serata, grande emozione ha suscitato lo scoprimento della lapide ricordo dell’8° Centenario delle Stimmate di San Francesco, opera dello scultore Pietro Palummieri, in arte Palù.”