Manduria: il Pd lascia la maggioranza. Il documento.

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E’ durata un anno e mezzo la presenza del PD nella maggioranza che sostiene l’Amministrazione Massafra. Dopo aver atteso inutilmente per una verifica programmatica chiesta al Sindaco cinque mesi fa e mai concretizzata, il Partito Democratico di Manduria interrompe
il percorso intrapreso il 25 gennaio 2016, ritira il proprio assessore Leonardo Notarnicola ed esce dalla maggioranza presente in Consiglio Comunale, in quanto non sussistono più i presupposti iniziali che hanno determinato tale scelta.
La notizia è stata ufficialmente comunicata nel documento protocollato questa mattina e firmato dal Gruppo Consiliare composto da Maria Grazia Cascarano e Mario D’Oria.
I presupposti – ricordano nel documento i due consiglieri – erano:
<<“- Stabilizzazione della maggioranza politica presente in Consiglio Comunale, al fine di rendere razionale e continuativa l’azione amministrativa della Giunta;
– Programmazione e condivisione delle scelte amministrative tra i diversi gruppi politici;
– Realizzazione di una sinergia tra i diversi componenti la Giunta, al fine di ottenere una stretta connessione tra tutti i settori amministrativi;
– Rendere più efficienti ed efficaci i servizi offerti al cittadino;
– dare un impulso all’azione di salvaguardia dell’ambiente: questione depuratore consortile in primis;
– Preparare una coalizione forte che potesse affrontare le sfide elettorali in programma, attraverso una sincera coesione delle forze politiche della maggioranza.
Verifica di merito
– La stabilizzazione della maggioranza politica presente in Consiglio Comunale, al fine di rendere razionale e continuativa l’azione amministrativa della Giunta non è stata attuata, il balletto degli assessori è continuato nel corso di questo anno e mezzo, la nomina degli assessori De Summa e Di Giacomo che non è stata condivisa con le forze politiche; a tal proposito: non si riesce a comprendere a quale forza politica appartenga la prima e che contributo possa aver dato alla stabilità della maggioranza in Consiglio Comunale, così come non è assolutamente razionale la nomina ad assessore del secondo, ex dipendente comunale che è stato denunciato da questa amministrazione.
– Programmazione e condivisione delle scelte amministrative tra i diversi gruppi politici non c’è stata! Tutte le riunioni di maggioranza sono andate puntualmente deserte e in Consiglio Comunale si continua ad arrivare, sempre in seconda convocazione e in ordine sparso su provvedimenti che, molto spesso, non sono frutto di una attenta e condivisa programmazione.
– Non si è riusciti a raggiungere una sinergia tra i diversi componenti la Giunta, al fine di ottenere una stretta connessione tra i diversi settori amministrativi. Si portano, puntualmente anche “fuori sacco” provvedimenti che non sono frutto di una piena condivisione e che non sono generati da un’attenta attività programmatoria: il cartellone della stagione estiva e l’organizzazione della Fiera Pessima rappresentano due esempi eclatanti.
Intanto restano irrisolti i problemi connessi all’abusivismo del commercio ambulante e alla riorganizzazione dell’Urbanistica, con il Piano delle Spiagge e il PUG.
Sempre con riferimento alla sinergia tra i vari settori, si registra che se da un lato, con molta fatica siamo riusciti a rilanciare l’azione dell’assessorato ai lavori pubblici, utilizzando i primi strumenti di programmazione comunitaria, nazionale e regionale che sono stati messi in campo nel corso del 2016: il fiore all’occhiello di tale attività è rappresentato dal finanziamento accordatoci dal CIPE per un importo di €. 5.000.000,00 da destinare alla ristrutturazione dell’attuale Palazzo di Città. Dall’altro lato, non nascondiamo le innumerevoli difficoltà e resistenze che abbiamo dovuto superare e che, molto spesso, sono arrivate anche dagli stessi ambienti dell’attuale maggioranza politica in Consiglio Comunale.
– Si è tentato di rendere più efficienti ed efficaci i servizi offerti al cittadino, ma anche in questo ambito le difficoltà intrinseche all’argomento e le ingerenze negative di altri settori hanno impedito il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
– Si è profuso molto impegno per dare impulso all’azione di salvaguardia dell’ambiente, affrontando in prima persona, con tutti gli strumenti politici idonei, la questione del depuratore consortile Manduria-Sava. Si è cercato di ascoltare le istanze provenienti dal territorio, individuando soluzioni alternative che hanno riscosso consenso anche dalla Regione Puglia e dall’AQP, quali soggetti deputati alla realizzazione dell’opera.
Di contro, nei diversi Consigli Comunali convocati per decidere e deliberare sull’argomento del depuratore consortile la maggioranza del Sindaco Massafra si è presentata sempre in ordine sparso, decidendo di non decidere.
In una delle ultime riunioni di Consiglio si è raggiunto il paradosso, allorquando il Sindaco, ignorando le istanze presentate dal Partito Democratico, ha fatto votare alcuni componenti della maggioranza a favore di una proposta rinveniente dalla minoranza, per poi lui stesso astenersi e quindi declinare ogni responsabilità conseguente.
– In ultimo ma non per ultimo, si è cercato di organizzare una coalizione forte che potesse affrontare la sfida elettorale in programma nel 2018, attraverso una sincera coesione delle forze politiche dell’attuale maggioranza. A oggi non si è riusciti in tale intento e gli atteggiamenti di molte delle forze politiche che si intendeva coinvolgere vanno esattamente nella direzione opposta».
Per tutte queste ragioni, spiegate nel documento, il Gruppo Consigliare del Partito Democratico si ricolloca all’opposizione.