Manduria: Operazione patenti facili

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manduria hanno eseguito all’alba, a Taranto e Manduria, due provvedimenti interdittivi
emessi dal GIP del Tribunale di Lecce, dr. Vincenzo BRANCATO, su richiesta del Sost. Procuratore della Repubblica di Lecce dr.ssa Angela ROTONDANO nei confronti del funzionario della Motorizzazione Civile di Taranto Michele D’IPPOLITO, 60 anni residente a Villa Castelli (BR) e dell’ex titolare di un’autoscuola di Manduria il 48enne Massimiliano Greco del posto.
I due sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso continuato in corruzione, accesso abusivo a sistema informatico o telematico e falsità ideologica. Tali reati sarebbero stati compiuti nel 2014, a Taranto e Manduria.
In dettaglio, i due, in concorso tra loro, avevano architettato un sistema illegale per far rilasciare o rinnovare agli uffici della Motorizzazione Civile di Taranto, patenti ed abilitazioni professionali denominate “CQC” (carta qualificazione conducente – consistente in un certificato di abilitazione professionale che rende il titolare della stessa idoneo al trasporto di merci e persone). Il tutto è stato reso possibile dalla falsa attestazione circa la sussistenza dei presupposti previsti dalla legge per i titoli in questione. In particolare, al funzionario della Motorizzazione, ritenuto responsabile in concorso con il titolare della scuola guida in 14 episodi di rilascio o rinnovo fraudolento vengono contestate, anche, ulteriori irregolarità in un’altra cinquantina di pratiche, concluse con esito favorevole attraverso contatti diretti con i beneficiari. Lo stesso funzionario avrebbe così abusato della sua posizione in seno alla Motorizzazione Civile per inserire nel sistema informatico dell’Ente dati falsi relativi a: possesso di patenti estere convertibili in italiane, esistenza di certificati di guida rilasciati da autorità militari convertibili in civili, frequenza di corsi di formazione (di durata variabile da 35 a 240 ore) e superamento dei relativi esami per rilascio/rinnovo dei titoli, possesso di certificati medici. I falsi dati avrebbero permesso a persone non in possesso dei requisiti di ottenere quindi fraudolentemente patenti e titoli non dovuti.
Le indagini sono state avviate nel mese di febbraio 2014 dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del N.O.R. di Manduria che, durante un normale controllo della circolazione stradale, fermarono un pregiudicato del posto, più volte sanzionato per guida senza patente il quale, inaspettatamente, esibì il documento di guida appena conseguito. Insospettiti, i militari decisero allora di approfondire gli accertamenti tramite la Motorizzazione di Taranto dove – grazie alla piena collaborazione di funzionari fedeli – riuscirono a ricostruire l’iter che aveva portato al rilascio di quella patente. Scoprirono così che quel documento, di cui singolarmente non si si trovava il fascicolo cartaceo agli atti dell’ufficio, era stato generato a seguito della conversione di una patente militare. Ulteriori verifiche presso le Autorità Militari esclusero che il titolare fosse mai stato appartenente alle Forze Armate e pertanto che avesse mai potuto conseguire un’abilitazione militare di guida da convertire in patente civile.
E’ stato allora che i Carabinieri hanno deciso di incentrare la loro attenzione sul funzionario della Motorizzazione di Taranto titolare delle credenziali che risultava aver inserito i dati nel sistema informatico, accertando che le stesse corrispondevano a quelle del D’IPPOLITO. Sono stati, dunque, passati meticolosamente al setaccio gli inserimenti eseguiti dal funzionario ed individuati ben 62 casi di informazioni immessi nel database della Motorizzazione, cui non corrispondevano fascicoli cartacei agli atti d’ufficio, allo scopo di accontentare le richieste sia di singoli interessati a conseguire indebitamente i titoli di guida, quanto del titolare dell’autoscuola. Gli inserimenti, come detto, riguardavano una serie di dati falsi relativi al possesso di patenti estere o rilasciate da autorità militari, poi puntualmente convertite in patenti ordinarie italiane, nonché relativi al completamento di corsi di formazione ed esami per il rilascio o il rinnovo del certificato di abilitazione professionale al trasporto di merci e persone e relativa attestazione dell’esistenza dei necessari certificati medici.
Gli approfondimenti sulle patenti e certificati rilasciati dal funzionario a richiesta dell’autoscuola del GRECO, consistiti nell’interrogatorio di soggetti titolari delle stesse, hanno consentito poi di accertare come l’uomo, quasi sistematicamente, alla richiesta dei propri clienti di conoscere dettagli sulla facilità e rapidità con cui, presso la sua autoscuola si poteva arrivare al conseguimento del risultato, senza la frequenza di corsi ed altra documentazione che non fosse la semplice consegna delle fototessere dei richiedenti, rispondeva “non ti preoccupare”, senza fornire ulteriori dettagli. Proprio in questa prospettiva, un soggetto che dapprima si era recato in un’autoscuola di Grottaglie, rilevando la complessità e durata dell’iter prospettatogli per ottenere il CQC, informato da un conoscente che a Manduria c’era un’autoscuola in cui si poteva arrivare al risultato molto prima e senza troppo impegno, aveva deciso di rivolgersi al GRECO.
Oltre a conversioni di patenti militari in favore di soggetti mai effettivi alle Forze Armate, ne erano state convertite anche alcune estere di nazionalità svizzera e tedesca a persone mai risiedute in Svizzera o Germania e che addirittura ad una donna ucraina era stata convertita una patente del suo Paese per il quale non è prevista convertibilità in Italia, ma si deve sostenere regolare esame di guida.
Ma la cosa più grave è che il fraudolento conseguimento o rinnovo di patenti abilitava alla guida di mezzi pesanti o di trasporto persone a titolo professionale. E’ infatti emerso che in ben quattro casi i benfeficiari, vantando il possesso di titoli di guida conseguiti in modo illecito, sono entrati in graduatoria in pubblici concorsi per autisti di autobus in aziende municipalizzate pugliesi.
A questo punto, le indagini dei Carabinieri, coordinate in un primo momento dalla Procura jonica, sono state trasferite alla Procura Distrettuale della Repubblica di Lecce, competente per il reato di accesso fraudolento a sistema informatico o telematico.
I compensi illeciti percepiti dal titolare della scuola guida di volta in volta, parte dei quali veniva corrisposta all’infedele funzionario, variavano da 250 a 3.800 euro per operazione.
In seguito a numerose perquisizioni disposte dall’A.G. salentina, alcune delle quali eseguite questa mattina, sono state sequestrate ben 54 patenti di guida di cui alcune con inclusa Carta di Qualificazione Personale; altre rilasciate sulla base di false attestazioni circa il possesso di patenti militari di pari categoria ed altre rilasciate sulla base di false attestazioni circa il possesso di patenti estere.
Le indagini proseguono, per accertare ulteriori illeciti o il coinvolgimento di altre persone. Naturalmente i titolari dei titoli rilasciati o rinnovati in difetto dei presupposti, tutti indagati, per poter guidare, dovranno ora sostenere regolari esami.