Manduria. Mercato settimanale: situazione intollerabile.

Condividi

Mancato controllo nell’assegnazione dei posteggi, in qualche caso scontri fisici tra commercianti anche a causa di rifiuti non rimossi che hanno creato profondo malcontento, assoluto malcostume di spuntisti o irregolari i quali per legge potrebbero occupare una postazione solo dopo che si sia accertata l’assenza del commerciante titolare e non prima, assenza di segnaletica a terra per cui chiunque ha occupato spazi anche maggiori di quelli regolarmente assegnati, assoluta anarchia agevolata anche dall’assenza di Vigili Urbani salvo una mezz’ora alla fine del mercato. Sono questi i numerosi disagi che rendono “intollerabile” la situazione al Mercato settimanale di Manduria. Lo scorso martedì, poi, c’è stato l’ennesimo spostamento del mercato in viale Aldo Moro, per lavori di riqualificazione dell’area di Contrada Giardinello laddove il Comune si ostina nonostante la contrarietà di quasi tutti i concittadini e degli operatori a farlo svolgere tutto l’anno, tranne il periodo della Fiera Pessima.

“L’Amministrazione comunale di Manduria, Sindaco e Assessore al Commercio su tutti, non possono considerare un disvalore il dialogo sociale né ignorare sistematicamente le richieste di convocazione pervenute nei due mesi appena trascorsi a firma della Felsa Cisl e della Fivag Cisl, oltreché da altri sindacati supponiamo, per ragionare sulle problematiche attuali e storiche connesse al mercato settimanale del martedì”.
I segretari territoriali Cosimo Giannattasio di Felsa Cisl e Giovanni Castellano di Fivag Cisl in merito al Mercato settimanale di Manduria denunciano con forza “l’approssimazione con cui il Comune tratta tali questioni che, invece, rivestono particolare rilevanza sociale sia per gli interessi dei manduriani che per l’intera economia cittadina, oltreché per i circa 100 operatori regolari del commercio su area pubblica, quali sono appunto l’ubicazione finora ballerina del mercato di merci varie del martedì e la sua corretta gestione logistica. Fattori, questi, che se gestiti al meglio potrebbero rivelarsi, al contrario di oggi, cartina di tornasole di volontà amministrative che coniugano al futuro l’immagine positiva di una città decisa a recuperare la storica attrazione commerciale posseduta in tempi lontani, quando gli operatori erano oltre 400 ma perduta da diversi anni.”

“Eppure ci sono delle graduatorie regolarmente approvate e sussistono tutte le condizioni per confermare viale Aldo Moro come sito definitivo del mercato” proseguono Giannattasio e Castellano “ma chissà per quale arcano mistero a Sindaco e Assessore sembra andar bene detta situazione”.
Nonostante tutto questo, concludono i due segretari “auspichiamo un cambio di rotta e rilanciamo pubblicamente la nostra richiesta di convocazione, poiché gli operatori del commercio su area pubblica esigono rispetto ed i cittadini di Manduria meritano di essere agevolati di più e meglio di quanto oggi avviene e, soprattutto, non intendono assuefarsi ad uno stato di cose oggettivamente intollerabile”.