Manduria. L’importanza del soccorso in convenzione: la testimonianza di Ines Tripaldi per salvare “i gatti di nessuno”
Una storia di civiltà, sensibilità e collaborazione tra cittadini e istituzioni. È quella raccontata da Ines Tripaldi, attivista e amante degli animali, che ha voluto condividere la sua recente esperienza per sottolineare l’importanza del soccorso in convenzione per i gatti feriti o malati, spesso invisibili agli occhi della società.
Dal 2020, la legge regionale n. 2 impone ai Comuni pugliesi l’obbligo di farsi carico del recupero e del ricovero, presso strutture veterinarie convenzionate, degli animali in difficoltà. Una norma che ha trovato applicazione concreta in diversi territori, tra cui Manduria, dove – come racconta Tripaldi – il sistema ha funzionato con efficienza e tempestività.
Nella giornata di ieri, Ines ha notato un gatto di colonia in condizioni disperate: si trascinava sulle zampe anteriori, era fradicio, emanava un odore nauseabondo e aveva il corpo ricoperto di mosche. Senza esitazione, ha contattato i Vigili Urbani, indicando la zona. Gli agenti hanno effettuato un sopralluogo per verificare l’appartenenza dell’animale al territorio comunale e, nel giro di mezz’ora, hanno attivato il soccorso veterinario. L’ambulanza è giunta sul posto in tempi record.
Il gatto è stato trasferito presso la Clinica Alto Salento di Francavilla Fontana, struttura convenzionata con il Comune di Manduria. Le sue condizioni sono gravi: bilirubina altissima, positività ai virus FIV e FELV, diarrea persistente. Fortunatamente, è risultato negativo al test per la panleucopenia.
Tripaldi ha voluto esprimere pubblicamente il suo ringraziamento al Comune di Manduria e alla Polizia Locale per la prontezza e la fluidità dell’intervento, nonché alla clinica veterinaria per la professionalità e l’umanità dimostrata. “Per loro, i gatti di nessuno ricevono le stesse attenzioni dei gatti padronali”, ha sottolineato.
“Abbiamo questi strumenti a nostra disposizione… utilizziamoli”, è l’appello che Ines rivolge a tutti i cittadini. La sua testimonianza dimostra che il sistema può funzionare, ma serve la partecipazione attiva della comunità per garantire dignità e soccorso anche agli animali più fragili e dimenticati.
Un ringraziamento – aggiungiamo noi – va rivolto anche alle volontarie che, come Ines, con dedizione e costanza, monitorano le condizioni degli animali sul territorio, segnalano situazioni critiche e si fanno portavoce di chi non ha voce. La loro presenza è fondamentale per attivare tempestivamente i soccorsi e garantire dignità anche agli animali più fragili.

