Manduria: L’ex asilo Bianchetti passa alla ASL di Taranto. Video

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L’ex asilo Bianchetti passa dal Comune di Manduria alla Asl di Taranto. La simbolica “consegna delle chiavi” tra il sindaco dott. Gregorio Pecoraro e la dott.ssa Irene Pandiani , in qualità di direttore sanitario dell’ospedale Giannuzzi di Manduria e rappresentate della Asl Taranto al termine di un sopralluogo e presa visione dei locali.

Chiuso da anni, l’immobile che era detenuto in comodato d’uso dal Comune di Manduria, e che era rimasto inutilizzato dopo il ritrovamento di alcune strutture ipogee rinvenute nel corso di lavori di consolidamento e ristrutturazione, ora per volontà del sindaco Gregorio Pecoraro e in accordo con i vertici sanitari, è passato nelle mani della Asl con lo scopo di ampliare gli spazi a disposizione dell’ospedale Giannuzzi migliorarne la logistica, per una maggiore funzionalità della struttura ospedaliera e per assicurare migliori servizi alla vasta utenza.

Alla consegna hanno partecipato anche l’assessore alla sanità Fabiana Rossetti, il direttore amministrativo Asl dott. Andrea Chiari, il direttore del distretto socio sanitario dott.ssa Gloria Saracino, e la dott.ssa Rossella Moscogiuri, direttore del dipartimento farmaceutico. L’idea è quella di destinare lo storico immobile a farmacia ospedaliera, risolvendo così gli attuali problemi logistici che tanto disagio stanno procurando in questo periodo di emergenza sanitaria.

La Soprintendenza intanto ha da tempo concluso i lavori sulle scoperte archeologiche rinvenute pertanto si potrà procedere subito alla ristrutturazione dei locali dell’ex asilo frequentato da tanti manduriani che lo ricordano con affetto: anche i fondi potrebbero essere reperiti dalla Asl che per l’emergenza da covid-19 potrebbe trasferire in quest’area la farmacia ospedaliera.

Di questa possibile destinazione si dichiara favorevole la dott.ssa Rossella Moscogiuri, che così commenta la notizia: “Questo passaggio di mano dell’immobile è un momento simbolico che suggella la fine di un lungo percorso di trattative fra ASL di Taranto e Comune di Manduria che parte da lontano, dal 2009. Fu allora che il compianto Direttore Didattico Pietro Brunetti, il cui contributo alla Politica manduriana è nella memoria di tutti i suoi concittadini, mi chiese di sensibilizzare la Direzione Strategica della ASL sull’opportunità che si effettuasse la permuta di Palazzo Giannuzzi, straordinaria costruzione in pietra leccese di proprietà dell’Ente sanitario, con l’ex Asilo Bianchetti di proprietà del Comune annesso al corpo del Vecchio Ospedale. Pietro si era rivolto a me in quanto interlocutore a stretto contatto con la Direzione Generale al tempo stesso sensibile alla valorizzazione dell’inestimabile patrimonio artistico di Manduria. Pietro aveva immaginato i vantaggi dell’operazione per ognuna delle parti in causa: il Comune sarebbe entrato in possesso di un immobile di elevato valore artistico, strategico per la riqualificazione del Centro storico; la ASL avrebbe potuto disporre di un ulteriore spazio utile all’espletamento di attività nosocomiali. L’emergenza da COVID – 19 ha impresso un’accelerazione alla definizione della permuta (ndr: intesa come scambio d’uso) perché la temporanea conversione del Presidio Ospedaliero in Ospedale COVID ha provocato un’interdizione dell’accesso dei cittadini sia alla Farmacia Ospedaliera, deputata alla distribuzione diretta di farmaci a pazienti che risiedono nell’ ambito territoriale del Distretto 7, sia al Laboratorio Analisi che effettua il monitoraggio di pazienti in trattamento con anticoagulanti orali. In questo quadro, l’ex Asilo Bianchetti rappresenta il contenitore ideale delle attività di questi servizi perché permette l’accesso dall’esterno in condizioni di totale sicurezza dei cittadini. Ho rispolverato questi ricordi da cittadina, ma non posso fare a meno, da Direttore del Dipartimento Farmaceutico della ASL , di nutrire la speranza che si attui in tempi brevi il progetto, fortemente sostenuto dalla Direzione Generale, di ristrutturare l’immobile e migliorare la logistica della Farmacia Ospedaliera del Giannuzzi finora penalizzata dalla mancanza di spazi alternativi e attualmente costretta ad assicurare le terapie farmacologiche ai pazienti tramite la Croce Rossa”.