Manduria: La Tassa di soggiorno è vigente. Il ricorso di Sammarco ha eliminato solo aiuti alle strutture ricettive e prodotto spese legali per il Comune

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La sentenza pubblicata mercoledì 27/03/2024 dal Tar sul ricorso proposto dal consigliere Domenico Sammarco e andato a buon fine ha avuto in oggetto due deliberazioni discusse nel Consiglio Comunale di Manduria (la n. 25 e la n.26) prettamente di “modifica” del Regolamento sulla Tassa di soggiorno approvato con delibera di C.C n.10 del 16/02/2023; dunque assolutamente non agisce sul regolamento già in vigore.La precisazione è dei consiglieri comunali Loredana Ingrosso e Pier Paolo Lamusta del Laboratorio Democratico Manduria che, in una nota, hanno illustrato quali saranno i reali effetti del ricorso.  
Ciò significa – affermano ancora – che il Regolamento sulla Tassa di soggiorno è vigente e
conseguentemente anche l’imposta di soggiorno continua a trovare applicazione nei termini stabiliti dal su citato Regolamento pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Manduria.
Detto ciò, la cosa che ci duole annunciare è che ciò che questo fatidico Ricorso al Tar proposto dal consigliere Domenico Sammarco ha realmente restituito, sono due circostanze di svantaggio. In primo luogo, uno svantaggio per gli operatori del settore e cioè l’annullamento dell’emendamento proposto in consiglio comunale dal gruppo consiliare dell’assessore Mauro Baldari, rappresentato dai consiglieri Pierpaolo Lamusta e Loredana Ingrosso che prevedeva la riassegnazione di un aiuto economico pari al 10% del gettito d’imposta per quelle strutture ricettive in regola con il versamento dell’imposta di soggiorno che in seguito avessero avanzato proposte di iniziative di promozione di eccellenza private, ma estese a vantaggio della città (es: un educational tour con tappa in città); in secondo luogo, uno svantaggio per la comunità e cioè l’aggravamento economico per il Comune di Manduria di spese legali pari a 2000 euro a discapito del bilancio e quindi di iniziative più virtuose, invece ora destinate alla risoluzione di questioni che si sarebbero potute dirimere con una giusta dose di buon senso e affidandosi alle regole della sana e civile reciproca comunicazione.”