Manduria: “La pubblica oscurità”

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Intere strade di Manduria, come la centralissima Via Roma, sono rimaste nella pubblica oscurità illuminate solo dal chiarore di insegne e luci esterne dei privati cittadini. E’ Manduria Migliore a evidenziare il disagio preoccupata anche dei rischi a cui la mancata illuminazione espone l’intera comunità.
“Manduria si trova nella paradossale situazione di non avere alcun referente per le quotidiane riparazioni di cui necessitano gli impianti a causa della mancanza di un contratto di manutenzione visto che “quello vecchio è scaduto da mesi, senza tra l’altro che nessuno avesse la brillante idea di proporne la temporanea proroga”.
“In un nostro precedente intervento – ricorda Manduria Migliore ricostruendo la vicenda – plaudevamo la scelta dell’Amministrazione Massafra di affidare l’ammodernamento e la manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione mediante il meccanismo delle E.S.CO. (Energy Saving Companies), ossia aziende specializzate che, tenendo a proprio carico gli importanti investimenti iniziali necessari ad ammodernare impianti obsoleti come quelli odierni, provvedono appunto ad effettuare i lavori necessari. I conseguenti sostanziosi risparmi che l’Ente matura sulle bollette di consumo energetico – spiega ancora Manduria Migliore – vengono quindi girati in parte alla E.S.CO vincitrice dell’appalto e rappresentano la remunerazione del capitale investito da quest’ultima. Il vantaggio più evidente è che l’Amministrazione in questa maniera riesce ad effettuare degli interventi di pubblica utilità altrimenti non realizzabili per mancanza di fondi, ma occorre considerare inoltre l’enorme riduzione di impatto ambientale che si produce utilizzando le più moderne tecnologie di risparmio energetico oltre al benefico, e permanente, vantaggio economico in bolletta per l’Ente”.
Del tutto a nostro avviso condivisibile quindi – prosegue la nota – una scelta di questo tipo, ma, come al solito quando si tratta di Manduria, la “normale” amministrazione della cosa pubblica diventa uno “spettacolo” indecoroso.
Tale scelta, infatti, non è stata poi materialmente messa in atto.
Le motivazioni sono tante, alcune delle quali pienamente condivisibili, come la durata trentennale dell’appalto che risulta eccessiva in materia di tecnologia. Peraltro tale scelta non sembra condivisa neppure all’interno della stessa maggioranza che appare sempre più sfilacciata”.
”Purtroppo questo, ennesimo, peccato di immobilismo – conclude Manduria Migliore – finiamo per pagarlo sempre e solo noi cittadini!”

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